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 2018  febbraio 10 Sabato calendario

L’amaca

Riassunto. Una ragazzina con problemi di droga fugge da una comunità di recupero, incontra un gentiluomo italiano (che potrebbe essere suo padre) che invece di aiutarla le dà cinquanta euro in cambio di un rapporto orale, finisce nelle grinfie di spacciatori nigeriani, viene uccisa da overdose o da botte, il suo cadavere fatto a pezzi.
Un paio di giorni dopo un fascista, per quasi tre ore, spara “ai negri”, a caso, per vendicare la ragazzina.Il raid dura appunto tre ore, indisturbato, fino a che il fascista si consegna, avvolto nel tricolore che ha appena lordato con il suo crimine razzista.
Parte un dibattito assurdo, se sia peggio essere un criminale nigeriano o un fascista stragista (al dibattito manca un pezzo decisivo: se non sia peggio essere il bravo italiano che ha usato la ragazzina per spassarsela). La sinistra contribuisce al dibattito dividendosi. Il risultato è che i commercianti di Macerata, stando ai tigì, accolgono la manifestazione antifascista (dunque costituzionale) con una specie di serrata: come se, in termini di rischio e di paura, fosse uguale e contraria alla tentata strage del fascista.
Non so che cosa non funzioni: se la politica, se i media, se la testa delle persone. Certo non è una bella pagina, questa, per l’intelligenza degli italiani.
Non per la politica, non per la Costituzione, non per l’antifascismo: per l’intelligenza degli italiani.