Libero, 6 febbraio 2018
L’uccello che muore circondato da statue di uccelli, però solo
Nell’isola ormai deserta di Mama Island, in Nuova Zelanda, è mestamente spirato Nigel, il suo unico abitante. Non era un uomo, era un esemplare di sula, bellissima specie di uccelli marini, dai piedi palmati turchini, virtuosi cacciatori di pesci che si precipitano in verticale sulla preda con tuffi spettacolari. Nigel se ne stava tutto solo su Mama Island, e ci stava bene. Poi è arrivato l’uomo, e particolarmente quel tipo di uomo assai molesto che è l’ecologista, ed è successo il guaio. L’uomo ecologista, infatti, ha il brutto vizio di attribuire i propri sentimenti agli animali che hanno la sfortuna di cadere sotto il suo sguardo. L’uomo ecologista ha pensato: diamine, come si sentirà solo, il povero Nigel, senza amici, e soprattutto senza una compagna. Bisogna rimediare. E allora ambientalisti, volontari, e animalisti hanno provveduto a piazzare su una scogliera di Mama Island un gruppo di sula finti, fatti di cemento, ma dipinti con i tipici colori della specie. Un po’ come pretendere che un uomo si senta meno solo in compagnia di una statua che rappresenti le fattezze della sua donna ideale, il che può anche succedere – e in effetti era anche per questo che si facevano, un tempo, sculture e ritratti fedelissimi – solo che l’uomo sa che tali statue o ritratti sono simulacri, mentre il povero Nigel, avendo il cervello di un uccello, non ha colto la differenza. E si è innamorato di una sua copia in cemento. GUAIO AMBIENTALISTA L’ha corteggiata per anni, cantandole serenate con i tipici versi amorosi dei sula preferendola a tutte le altre rivali finte, le è sempre stato accanto, si è letteralmente immolato per lei. Qualche giorno fa l’hanno trovato morto di crepacuore accanto alla sua impietrita amata. A un certo punto quei fessi degli ambientalisti si sono anche accorti del guaio che avevano combinato, e con dei richiami hanno provato a attirare altri sula, veri questa volta, che spezzassero l’illusione di Nigel. A confronto con dei veri compagni, Nigel si sarebbe accorto che stava spasimando per un pezzo di cemento verniciato. Ma nessun altro sula, per fortuna sua e per sfortuna di Nigel, è caduto nel tranello, e tutti hanno girato al largo da Mama Island. Che ora, defunto Nigel, è tornata a essere uno scoglio ventoso e disabitato, un luogo brullo e inospitale in cui restano ancora le patetiche copie degli uccelli con cui gli ambientalisti volevano ravvivarlo. Da questa malinconica vicenda, che sembra quasi una fiaba di Esopo o di Fedro, quelle in cui attraverso le storie di animali si riassumono i comportamenti umani più scellerati, possiamo trarre un insegnamento: lasciamoli anche un po’ in pace, gli animali. Non hanno sempre bisogno del nostro accudimento. INGANNATO Non dobbiamo a forza addomesticarli o misurarli col nostro metro. La loro tutela e protezione è, scherzi a parte, una lodevole impresa, ma se molte di queste specie sono sopravvissute per tanto tempo anche senza di noi, e spesso anche resistendo alle nostre invasioni di campo, vuol dire che sanno cavarsela da soli. Finché Nigel non conosceva la tentazione dell’amore, finché non ha incontrato il serpente ambientalista che gli ha fatto mordere il frutto della conoscenza, se ne stava benissimo nel suo Eden neozelandese. Ma come Adamo, è stato vilmente ingannato, ed è morto disperato. Solo un essere stupido e ormai snaturato come l’uomo, abituato alle riproduzioni e presto anche alle clonazioni, poteva pensare che un fiero sula si sarebbe sentito riconfortato in compagnia di una copia senz’anima. riproduzione riservata LA SPECIE Le specie del genere Sula sono dei grossi e caratteristici uccelli marini dalle corte, e spesso variopinte zampe palmate, lunghe e strette ali appuntite, corpo aerodinamico a forma di sigaro, e forte becco conico ben adattato ad afferrare prede sguscianti e scivolose. Per catturare i pesci di cui si cibano effettuano spettacolari tuffi da grande altezza. Tre specie del genere Sula sono molto diffuse: la sula fosca una nell’Atlantico (dalle Antille alla costa afrocana) e nel Pacifico, la sula piedirossi e la sula mascherata hanno una distribuzione simile alla precedente ma si trovano anche nell’oceano Indiano. LA STORIA DI NIGEL Una ventina di anni fa gli ambientalisti avevano installato circa ottanta falsi uccelli della specie Sula sull’isola di Mana, al largo della Nuova Zelanda. Un progetto nato per attirare gli esemplari veri. Ma a “rispondere” a questo richiamo è stato solo un esemplare, poi chiamato Nigel. Per anni è rimasto lì, nel tentativo di corteggiare un altro esemplare senza rendersi conto che fosse finto. E proprio accanto a questo suo simile però fatto di pietra è stato trovato il suo corpo senza vita. Nigel aveva anche costruito un nido fatto di alghe, fango e ramoscelli – come in genere fanno gli uccelli sula – per il suo amore trovato su quell’isola, e curava amorevolmente le penne della sua amata con il suo grande becco.
Tedoldi, Libero 6/2