il Giornale, 10 febbraio 2018
Il Principato di Monaco si allarga in mare per ospitare più ricchi
Mangiarsi il mare perché la terra è finita. Il progetto del principe Alberto di Monaco più che ambizioso è futurista. È il sogno che diventa realtà, oltrepassa limiti e ostacoli per «mangiarsi» il mare. Strappare 300mila, 350mila metri quadrati all’acqua. Obbiettivo: allargarsi che c’è troppo poco spazio.
Troppi milionari che aspettano di prendere la residenza. Più del 30 per cento dei 38mila residenti officiali di Monaco sono milionari. Un fazzoletto per pochi ma non abbastanza. In coda ci sono altri 2.700 super ricchi che pazientemente aspettano di ottenere il permesso di residenza. Ma lo spazio è finito. E le stime sono tutte in salita. E allora dove metterli? Eccola l’idea. Se non si può in altezza allora ci si estenderà verso il mare. La nuova zona si chiamerà Porter Cove e sarà pronta per il 2025, un progetto per 2 miliardi di euro.
Oggi il principato si estende su una superficie di circa 2 chilometri quadrati che ospitano circa 40 mila abitanti. L’idea è di estendere il territorio alle spalle del Casinò di circa 6 ettari, che possano ospitare mille abitazioni e alcuni spazi pubblici, 3,5 chilometri di coste, 7,4 chilometri di passeggiata pedonale, 3,3 di pista ciclabile, 1100 alberi piantati: sono questi i numeri del primo faraonico progetto pensato per ingrandire il principato di Monaco. Sono anni che Alberto di Monaco accarezza il sogno, già prima della morte del padre, un’idea rivoluzionaria, che sarebbe già dovuta partire nel 2007 poi la crisi ha fatto rallentare tutto.
Oggi il progetto è finalmente entrato in una fase nuova: dragare e pulire il fondo delle acque territoriali davanti a Monaco. Si parte. Ma non solo. Alberto ha deciso che la sua nuova Monaco avrà un’anima ecologica. Tanti alberi e verde. Sarà una seconda città dotata di ogni comfort e lusso, standard elevatissimi sui quali Monaco ha sempre puntato. Oggi un appartamento oscilla già tra i 50 e i 100 mila euro al metro quadrato. Dopo lo sviluppo in occidentale, non mancherà quello in verticale, con un’unica parola d’ordine: lusso ovunque, negozi e ristoranti, a cinque stelle per offrire essattamente quello che i multimilionari chiedono. La progettazione della nuova Montecarlo è affidata – manco a dirlo – a progettisti e architetti di fama mondiale: Daniel Libeskind, architetto polacco naturalizzato statunitense, tra i principali esponenti del decostruttivismo e Arata Isozaki, architetto giapponese, che ha realizzato, tra le altre cose, la Sala concerti di Kyoto e la Casals hall di Tokyo. Nel Principato di Monaco un residente su tre è un milionario. Terra promessa di banchieri, giocatori di calcio, piloti di Formula Uno, petrolieri, uomini d’affari, attori. Qui si concentra la maggior parte dei «Paperoni de’ Paperoni». Che il regno dei Grimaldi fosse un paradiso per ricchi è cosa risaputa ma che fossero davvero così tanti non lo si poteva immaginare. Popolazione variegata, tra i monegaschi anche, francesi, italiani, e poi russi, arabi, americani. Ora, grazie al mega progetto Monaco avrà anche spazio. L’unica cosa che fino ad ora è mancato al Principato. Ma i sogni con un bel po’ di capitale diventano realtà.