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 2018  febbraio 08 Giovedì calendario

Paddy la «vecchia» sui palchi per amore. «Se balla è felice»

SANREMO La nostra relazione è di tipo professionale». Gentile ma ferma, Paddy rispose così alle domande maliziose dei giudici di Britain’s Got Talent quando la videro insieme al partner Nico alla prima prova del talent, nel 2014.
Paddy Jones avrebbe compiuto 80 anni di lì a breve, Nico ne aveva quaranta di meno. Ora Paddy, vero nome Sarah Patricia Jones, nel Guinness dei primati come la più anziana ballerina di salsa acrobatica, ne ha 83 e martedì sera ha infiammato il pubblico di Sanremo con una performance scatenata, sempre con Nico, sulle note di Una vita in vacanza di Lo Stato Sociale, in gara fra i Campioni. Capelli candidi, occhi celesti, è “la vecchia che balla” di una frase del brano. Classe 1934, da Stourbridge, Inghilterra, negli anni recenti Paddy ha fatto più talent che porridge. Ha gareggiato in Francia, Argentina, Germania, Cile, in Spagna ha vinto Tu sì que vales nel 2009.
«Non mi interessa vincere, lo faccio solo per piacere».
«Volevamo una vera “vecchia che balla’”- raccontano i ragazzi di Lo Stato Sociale – l’abbiamo contattata, è venuta da noi a Bologna e poi, tornata in Spagna, ci ha mandato delle clip con le coreografie. È una super professionista ed è felice, ballare le infonde una gioia infinita».
Gonna in lamè e calze a rete, muscoli guizzanti e articolazioni d’acciaio, Paddy ha stregato l’Ariston, complice il fido Nico, sfidando la forza di gravità, fra piroette, prese in volo ed esclamazioni del pubblico.
Nessuna emozione, da performer navigata. Sul web spopolano i video che la ritraggono durante le sue esibizioni o prima, in camerino, attenta al trucco, precisa nell’abbigliamento, mentre si spazzola davanti allo specchio, con la giusta misura di vanità. Ma c’è un segreto dietro a tanta passione. Paddy ha ricominciato a ballare per sopravvivere alla perdita di un amore. Aveva iniziato a studiare danza a due anni e mezzo nella sua Stourbridge. Giovanissima, aveva incontrato David, l’aveva sposato a soli 22 anni. E da allora aveva smesso di danzare. L’aveva seguito in Spagna, a Gandia, dove lui aveva deciso di ritirarsi nel 2001. Una vecchiaia serena, una casa fra le montagne e il mare. Lì, la beffa del destino: due anni dopo, la morte di David per leucemia. Paddy scelse di restare lì. «Ma mi chiesi in che modo avrei potuto resistere a tanto dolore», ricorda in un’intervista. Cercò la risposta in un’accademia locale di danza e la trovò nel maestro Nicolàs “Nico” Espinosa. Iniziò col flamenco, poi passò alle danze caraibiche, poi la preparazione atletica. Nel giro di pochi anni fra i due nacque un’intesa perfetta, tanto che tutore e pupilla divennero una cosa sola: il duo Son del Timbal. Da allora girano il mondo: convention di salsa, gare di ballo, show televisivi, navi da crociera. La seconda vita di Paddy, tutta al ritmo di musica. E un trionfo sui social, con un commento ricorrente: «Sanremo lo ha già vinto lei».