ItaliaOggi, 8 febbraio 2018
Diritto & Rovescio
Pietro Grasso, ancora presidente del Senato («la poltrona è mia guai a chi me la tocca», sembra dire, anche se quella poltrona dovrebbe essere occupata solo da uno indubitabile, specchiatissimo e inossidabile super partes). Grasso, dicevo, super partes, non lo è sicuramente anche perché, nel frattempo, è diventato il leader di Liberi e Uguali (LeU). O almeno, in tutta buona fede, lui credeva di esserlo diventato. Sennonché, visto che tutti i giornalisti, quando vogliono sapere qualcosa di certo su che cosa bolle in pentola in LeU, si rivolgono invariabilmente a Massimo D’Alema, Pietro Grasso, indispettito, ha preso carta e penna (come si diceva una volta; ma nella magistratura vale ancora) per spiegare ai giornalisti svagati o distratti che il capo dei LeU è lui e solo lui. È quindi a lui che debbono essere poste le domande. Ma i giornalisti sono rimasti svagati e distratti. O non ci credono.