la Repubblica, 7 febbraio 2018
La principessa lo studente e il lieto fine rinviato
Questo matrimonio non s’ha da fare. Quando un matrimonio di casa reale viene rimandato in modo così drastico ( leggi forse annullato) c’è dietro qualcosa di molto grave. Contaminarsi sposando un borghese evidentemente è stato giudicato un rischio che per ora è meglio non correre all’interno della più antica monarchia ereditaria esistente al mondo, una monarchia che non ha subito interruzione a partire dal 660 a. C. Lo scandalo riguarda il matrimonio di Mako, 26 anni, nipote primogenita dell’imperatore del Giappone, che il 4 novembre prossimo avrebbe dovuto convolare a nozze con il suo fidanzato borghese, il compagno di studi Kei Komuro, suo coetaneo conosciuto all’università. E invece le nozze sono state rimandate sine die, si è parlato genericamente del 2020, ma nessuna data è stata fissata.
«Mancanza di tempo per i preparativi necessari», è la scusa ufficiale con cui la principessa si è giustificata. Poi però ha detto qualcosa di molto più personale, che getta una luce sinistra sul futuro di queste nozze. Ha detto Mako, imbarazzata: «Vorrei riflettere in modo più approfondito e concreto sul matrimonio». Che, tradotto vuole dire: ci ho ripensato. O anche: mi ci hanno fatto ripensare.
Ha fatto un pubblico mea culpa la principessina – comportamento davvero irrituale – quando in un comunicato ha riconosciuto di aver sottovalutato diversi fattori nella preparazione della cerimonia, chiedendo «scusa per l’immaturità dimostrata nel voler affrettare la decisione». La nipote dell’ultimo imperatore che confessa di avere peccato di immaturità è una novità assoluta. Né sta in piedi il fatto che abbia rimandato le nozze perché sono in arrivo «una serie di cerimonie importanti per la famiglia imperiale». E importanti è dir poco, visto che si tratta dall’annunciata cerimonia di abdicazione dell’imperatore e della successiva ascensione al trono del principe della corona Naruhito, eventi tutt’altro che inattesi e improvvisi.
L’annuncio inaspettato della coppia segue le indiscrezioni su certi comportamenti non del tutto corretti della famiglia borghese di Kimuro. La madre del ragazzo avrebbe fra l’altro preso in prestito dall’ex compagno senza restituirli almeno 4 milioni di yen – 30mila euro – per finanziare l’istruzione del figlio. Come conseguenza della decisione di sposare un cittadino “non di sangue blu” – ammesso che alla fine lo sposi – la principessa Mako dovrà rinunciare al suo status di nobile e a ogni prerogativa legata alla casa reale, secondo quanto stabilisce lo statuto del trono del Crisantemo. Il governo di Tokyo ha già stanziato un fondo di 150 milioni di yen, circa 1 milione e 100mila euro, da liquidare alla principessa nel momento in cui abbandonerà ufficialmente il titolo nobiliare. Cifra che certamente fa gola ai famigliari dello sposo.
In realtà quanto accade in Giappone è in controtendenza con quello che sta succedendo in quasi tutte le corti europee, dove gli eredi al trono ( di Danimarca, di Norvegia) o i neo re ( di Spagna e del Belgio) hanno tutti sposato una fanciulla borghese, che ha fatto per ora un’ottima riuscita. Non mancano ovviamente le eccezioni, soprattutto nei rami cadetti. Basta pensare al matrimonio di Andrea d’Inghilterra con la vivace Sarah Ferguson, miseramente naufragato causa tradimento plateale di lei, per non parlare di Stephanie di Monaco, che rapidamente divorziò dal commoner Daniel Ducruet sorpreso in effusioni erotiche con una spogliarellista a bordo piscina. Ci sono poi i mariti borghesi che fanno traffici illeciti, come Iñaki Urdangarin, marito dell’infanta Cristina, cognato di re Felipe di Spagna che lo ha difatto espulso dal Paese. Urdangarin, è stato condannato a sei anni e tre mesi per malversazione di fondi pubblici e frode. Non è certo stato visto di buon occhio il recente matrimonio del fratello della futura regina di Svezia con l’ex pornostar Sofia Hellqvist.