Il Sole 24 Ore, 4 febbraio 2018
Braccialetto Amazon, ecco il brevetto
È l’oggetto del momento. Nel senso che ne parlano tutti. È il braccialetto elettronico di Amazon che nel marzo del 2016 ha avviato la richiesta di brevetto e il 30 gennaio ha ottenuto il via libera. Le immagini che potete vedere a corredo del pezzo sono tratte proprio dal documento che attesta l’avvenuta registrazione del brevetto da parte dell’United States patent an trademark office, in pratica l’Ufficio brevetti statunitense. In quel documento relativo al «Ultrasonic bracelet and receiver for detecting position in 2d plane» vi è la descrizione delle funzionalità del braccialetto e se ne ricavano gli obiettivi: l’idea di base dell’invenzione, che porta la firma di Jonathan Evan Cohn, è di monitorare le prestazioni delle attività assegnate a un lavoratore tracciando i movimenti delle sue mani. Come è stato spiegato in dettaglio dal Sole 24 Ore (si veda l’edizione di ieri) il braccialetto è solo uno dei componenti del sistema oggetto di brevetto ed è pensato per essere un ausilio.
Intanto, nonostante i chiarimenti e le rassicurazioni fornite dall’azienda di Jeff Bezos, la polemica politica non si placa. E ieri sul tema è tornato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda che ha ribadito: «È una gloriosa fesseria» collegare il jobs act al brevetto di Amazon per il braccialetto elettronico per i lavoratori.
«Dare impulsi, anche non dolorosi, al lavoratore è una violazione della dignità del corpo, è una soglia che non possiamo oltrepassare. Nessun dispositivo sul corpo del lavoratore può dare al lavoratore impulsi cechi per lavorare, perché è mortificante della sua dignità. Altra cosa è un braccialetto che dà informazioni sul lavoro da fare, altro ancora un braccialetto per la sicurezza. Quel che conta è la funzione di questo oggetto – ha aggiunto il ministro -. Identificare in una legge cosa è uno strumento di controllo e cosa è uno strumento che mortifica la dignità dei lavoratori è complicato. Il buon principio è che ci deve essere accordo tra le parti sociali, i sindacati hanno il compito di verificare che non ci sia mortificazione della dignità umana». Ma gli impulsi al lavoratore sono «una violazione della dignità del corpo, ed è una soglia che non possiamo oltrepassare». Il ministro ha poi precisato su Twitter: «L’argine non è ai devices+ ma alle funzionalità giustamente limitate da legge». Calenda ha ricordato come in Industria 4.0 sia previsto l’uso di piccoli computer a forma di braccialetto che servono, a controllare i vari stadi della linea di produzione, ma ha rimarcato che si tratta di altra cosa rispetto ai braccialetti brevettati da Amazon. Sul tema è anche intervenuto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: «Intorno a questa storia dei braccialetti di Amazon – ha detto -. bisognerebbe fare chiarezza: c’è un obiettivo di produttività che dovrebbe andare a vantaggio sia dei lavoratori che delle imprese, ma questo non si ottiene con braccialetti o con sistemi di controllo materiale. Si ottiene con incentivi e questi incentivi stanno funzionando».