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 2018  febbraio 05 Lunedì calendario

«L’uomo? È uno sbaglio della natura». Intervista a Riccardo Rossi

«La donna è superiore all’uomo in tutto: intelligenza, abilità, ironia». Con un’unica eccezione: Madonna. «Veronica Ciccone è una tipica donna zavorra». E il maschio? «È uno sbaglio della natura». A pensarla così non è una femminista arrabbiata col mondo, ma Riccardo Rossi, attore e regista. Per parlare del suo nuovo spettacolo, W le donne! (scritto con Alberto Di Risio, regia di Cristiano D’Alisera), dal 6 febbraio al Teatro Olimpico di Roma, ci vediamo in un caffè del centro. Se non fosse così estroverso, incline all’imitazione, potremmo pensare che Rossi è quasi timido. Sicuramente riservato. Come accade spesso ai comici, specialmente quando sono della specie “comici sentimentali”, come lui stesso si definì nel libro sui suoi 50 anni, Alla mia età. Oggi che di anni ne ha 55, conserva quella faccia da studente perbene che lo fece debuttare a 20 con I ragazzi della III C. L’accento è romano, ma nella sua comicità traspare più Jerry Lewis che Petrolini.
 
Le donne di cui parla sono quelle della sua vita?
«Ci sono le donne che un uomo frequenta nella sua vita».
Quindi un uomo che non è lei. «Parlo di un uomo qualsiasi che è un errore genetico rispetto alla donna. C’è una teoria che mi convince secondo cui il maschio nascerebbe da una legge di natura non rispettata».
Anche lei sarebbe uno scherzo della natura?
«È indubbio che l’uomo non riesca a fare tutto quello che fanno le donne. Lo sa che diceva Vittorio Gassman?».
No, che diceva?
«L’uomo deve essere un uccello che canta su un albero. Al resto tanto pensa tutto la donna».
Le donne del suo show sanno fare tutto?
«Tutto. L’infermiera, la maestra, la sorella, la moglie».
E la madre?
«La madre viene alla fine. Ci sono quelle di Giovanni Bollea, cioè “le madri che non sbagliano mai” (dal titolo del suo libro più famoso) e le madri freudiane, che hanno sempre torto».
E la sua che madre è stata?
«Freudiana, no? Sennò che ragione ci sarebbe di fare questo spettacolo? Poi ci sono le suocere».
Ma lei la suocera non ce l’ha.
«Non ho neanche una moglie, se è per questo. Naturalmente c’è anche la figura della figlia».
Nel 2015 ci ha fatto pure un film, La prima volta (di mia figlia).
«Mi sono ispirato ai miei amici che vorrebbero che le loro figlie restassero vergini fino a 40 anni».
Perché ce l’ha tanto con Madonna?
«È la tipica donna che ti succhia tutta la benzina dal tuo serbatoio con un tubo che le hai prestato tu».
I suoi migliori amici?
«Sono ovviamente donne. Poi ci sono gli amici stabili che mi porto dietro dal liceo».
Vedendola su Cuochi e fiamme (La7), ci si chiede: quest’uomo cucina tutti i giorni anche per sé?
«Certo. Me la cavo bene con i piatti romani».
Mai un tramezzino?
«Scherza? Quello al tonno e pomodoro è una droga».
Dal 28 febbraio ricomincia I miei vinili su Sky Uno. Da dove nasce questa passione?
«A casa mia si sentiva solo musica classica. A 18 anni sono andato a lavorare da Goody music, storico negozio romano con magnifici vinili, e lì ho scoperto anche il funky e il blues».