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 2018  febbraio 02 Venerdì calendario

Da Spontini alla Piadineria la sfida italiana a Pizza Hut

Prima ancora di mettere un piede fuori dalla Lombardia, il marchio storico della pizza al trancio milanese Spontini è sbarcato in Giappone. E con 22 punti vendita all’attivo in Italia ieri ha annunciato di essere pronto ad aprirne altri 34, in sette anni, tutti rigorosamente all’estero. Piccole eccellenze dell’alimentare made in Italy crescono, e vanno a conquistarsi spazio sui mercati internazionali.
Siamo lontani anni luce dalla potenza di fuoco di multinazionali del retail come Pizza Hut, Starbucks o McDonald’s, colossi da decine di migliaia di punti vendita nel mondo. Ma i nostri marchi nazionali possono puntare sulla qualità e, grazie a questa nicchia, vedono aprirsi interessanti spazi di business. Per un’azienda come Spontini, che ha un giro d’affari di circa 24 milioni all’anno, un piano di sviluppo all’estero da 34 punti vendita significa un raddoppio del fatturato.
Per il 2017 Confimprese ha registrato parecchio movimento: illycaffé per esempio ha aperto 20 coffee shop fra Europa, Medio Oriente e Africa, più una decina in Asia e cinque in America. Mentre le patatine campane take away Queen’s Chips sono sbarcate in Cina e in Nord Europa con un totale di 25 nuove aperture. «Ad attirare la voglia di imprenditoria oltreconfine – sostiene Mario Resca, presidente di Confimprese – non sono solo le nuove mecche del turismo come Dubai, ma anche la Francia, l’Est europeo e le ex repubbliche sovietiche».
E proprio la Francia è stata scelta dal marchio La Piadineria per il suo primo sbarco all’estero: «L’anno scorso abbiamo aperto a Nizza e a Marsiglia – racconta il Cfo Lorenzo Vinazzani – e in entrambi i ristoranti siamo già profittevoli, tanto che nel 2018 pensiamo di insistere sulla Francia del Sud». La parola d’ordine è contiguità geografica: La Piadineria si espande là dove i gusti dei consumatori sono simili a quelli italiani e la gestione della logistica è facilitata dalle distanze ridotte.
La catena EcornaturaSì – 253 negozi in Italia a marchio NaturaSì – ha imboccato la via dell’Europa dell’Est, dove ha scelto di entrare per lo più con la formula dell’acquisizione di quote di maggioranza di piccole catene locali di distribuzione bio. Racconta il direttore generale, Roberto Zanoni: «In Polonia siamo presenti da un anno e mezzo con una trentina di punti vendita, in Slovenia ne abbiamo cinque mentre in Bulgaria, a Sofia, abbiamo aperto la nostra prima vetrina in franchising lo scorso novembre». EcornaturaSì da anni è anche in Spagna, a Madrid, «dove contiamo di ingrandirci nei prossimi mesi visto che finalmente i consumi bio stanno decollando anche in questo Paese».
E il segreto del raddoppio di Spontini all’estero? «È la famiglia Alshaya del Kuwait- racconta il fondatore del marchio milanese, Massimo Innocenti – si tratta di uno dei più grandi franchisee del Medio Oriente, ha l’esclusiva di brand come Starbucks e H&M per tutti i Paesi del Golfo. Ho girato per tre anni nell’area, spendendo soldi e tempo alla ricerca di un partner, e stavo quasi per desistere quando l’estate scorsa mi ha contattato il numero uno del gruppo in persona. È venuto in Italia col suo jet privato e in pochi mesi abbiamo chiuso il contratto». L’inaugurazione del primo Spontini nel mall più chic di Kwait city è fissata per il 16 di agosto.