la Repubblica, 2 febbraio 2018
Ferrari a quota 100 euro i super utili del 2017 fanno volare il titolo
Torino Un terzo del prezzo di una Ferrari resta in azienda. Un sesto diventa utile netto. Cifre impressionanti quelle che ha illustrato ieri Sergio Marchionne presentando i risultati del Cavallino nel 2017. Cifre che fanno salire il titolo sopra i 100 euro per azione. «Il 2017 è stato un buon anno, abbiamo raggiunto in anticipo l’obiettivo dell’utile lordo oltre il miliardo. Abbiamo mantenuto tutti gli impegni presi al momento della quotazione». Con un fatturato di 3,4 miliardi, l’ebidta a 1,036 miliardi e l’utile netto a 537 milioni, in crescita del 26 per cento, le prospettive per i prossimi anni sembrano rosee. «Entro il 2022 dice Marchionne anticipando il prossimo piano industriale – contiamo di raggiungere i 2 miliardi di utile lordo». Nel 2017 le auto vendute sono state 8.400, saranno 9 mila quest’anno. In occasione dell’investor day spostato a settembre, Ferrari svelerà un nuovo modello.
La Borsa premia il titolo che sale del 7 per cento a 103 euro. Nella galassia Exor sale anche Cnh (+ 4 per cento) dopo l’accenno fatto dal ceo Richard Tobin, in un colloquio con Bloomberg, all’ipotesi di uno spin off di Iveco: «Oggi dobbiamo ancora ristrutturare la società in modo che possa ottenere un rating migliore», ha detto Tobin. L’obiettivo è quello di separare il business dei veicoli commerciali da quello delle macchine agricole, che ha una redditività maggiore.
Dopo molte settimane di record, ieri il titolo Fca ha subito una flessione. Soprattutto per il calo di mercato registrato in Usa (meno 13 per cento). In Italia a gennaio i brand del Lingotto sono in crescita dello 0,7 per cento rispetto allo stesso mese del 2017. Il mercato fa meglio con un incremento del 3,3 per cento. Tra i brand del Lingotto, il marchio Jeep raddoppia le vendite rispetto a un anno fa. Da segnalare che in Italia i due gruppi francesi si sono fatti molto aggressivi. Dopo l’acquisizione di Opel, Peugeot ha scavalcato Volkswagen scalzando i tedeschi dal loro tradizionale secondo posto in Italia. E la casa di Wolfbusrg è ora insidiata da vicino anche dal gruppo Renault- Nissan- Mitsubishi.
Nonostante in diversi stabilimenti rimanga il ricorso alla cassa integrazione, il 2017 ha portato risultati positivi anche per i dipendenti del gruppo del Lingotto. Ieri l’azienda ha comunicato ai sindacati che il premio di risultato, in pagamento nelle buste paga di febbraio, è di 1.170 euro medi. Il premio è diverso anche in base ai risultati dei singoli stabilimenti. Lo prevede il contratto di gruppo firmato da Fim, Uilm e Fismic. La Fiom ha commentato: «La busta paga non può essere una lotteria».