Il Messaggero, 31 gennaio 2018
Fca-Google, migliaia di Chrysler destinate ai taxi senza guidatore
New York Si rafforza l’alleanza fra Fca e Google nelle auto autonome. Waymo ha acquistato «migliaia» di Chrysler Pacifica nell’ambito del suo progetto di lanciare un servizio-taxi senza guidatore entro la fine dell’anno. L’accordo fra il big della Silicon Valley e il colosso di Detroit è destinato ad aumentare la pressione sulle rivali Uber e General Motors affinché accelerino i loro sforzi nelle auto autonome. L’annuncio non entra nel dettaglio sul numero esatto delle auto ordinate né sul valore dell’intesa ma, considerato che un minivan Pacifica costa in media 40.000 dollari, l’intesa secondo le stime vale attorno a 40 milioni di dollari per 1.000 unità, senza calcolare eventuali sconti. «La nostra partnership con Waymo continua a crescere e a rafforzarsi.
Questo rappresenta l’ultimo segnale in ordine temporale del nostro impegno in questa tecnologia», ha affermato Sergio Marchionne, l’amministratore delegato di Fca. «I minivan Pacifica ibridi offrono interni versatili e corse molto confortevoli», mette in evidenza John Krafcik, il numero uno di Waymo, la divisione di auto autonome di Google, che spiega come la società si stia «spostando dalla fase di ricerca e sviluppo a quella operativa». I nuovi veicoli Fca saranno usati per ampliare il servizio di taxi autonomi di Google negli Stati Uniti, il cui lancio ufficiale è atteso quest’anno con Phoenix prima città a sperimentarlo. Per Fca e Waymo si tratta del terzo accordo sulla Pacifica: nel 2016 Fiat Chrysler ne aveva fornite 1.000 e nel 2017 altre 500. Anche se la partnership fra i due colossi non è esclusiva, la nuova intesa mostra come le due società si trovino bene a lavorare insieme. La Pacifica infatti risponde alle esigenze di Waymo di trasportare in un unico colpo un buon numero di persone (ne può ospitare otto). Per Fca è positivo essere partner di uno dei colossi mondiali del web e uno dei pionieri delle auto senza guidatore. L’accordo arriva in un momento di fermento nell’industria dell’auto per le nuove tecnologie. General Motors punta a dispiegare un’ampia flotta di auto autonome nelle grandi città entro il 2019.