ItaliaOggi, 1 febbraio 2018
Diritto & Rovescio
Dai politici non mi aspetto la coerenza. E li capisco anche. Debbono infatti camminare sulle uova cercando di non fare una frittata. Sono costretti ad avanzare prudenti come le volpi. Non sanno mai se ciò che dicono oggi, potrà essere loro rinfacciato domani, quando saranno costretti, dalle circostanze, a cambiar parere. Ma non possono nemmeno spararle troppo grosse perché, in questo caso, perdono la faccia. A Un giorno da pecora (Radio Rai1) chiedono a Roberto Speranza: «A quanto può arrivare LeU?» E lui risponde: «Al 15%» che è il doppio di quello che gli attribuiscono i sondaggi e che, comunque, resta un’inezia rispetto alla maggioranza. Speranza infatti esclude «il governo delle larghe intese perché noi, con Berlusconi e con le destre, non ci andremo mai». «Meglio Renzi o Di Maio?». «Siamo alternativi a entrambi». Ma con chi farete il governo?. «Vogliamo fare un governo in cui LeU sia egemone e la figura principale sia Grasso». Egemoni con il 14%? Senza allearsi a nessuno? Qui non è più un problema politico ma di semplici tabelline.