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 2018  gennaio 31 Mercoledì calendario

Formula Måneskin, sfrontati con candore. «Non abbiamo tempo per avere paura»

ROMA Con la scusa di accompagnare le figlie, le madri sognano notti rock. Lo sguardo rapito, per usare un eufemismo, non mente. Damiano David dei Måneskin ha 19 anni e sembra che sia nato rockstar: sexy, sfrontato, sicuro di sè.
Trucco smokey eyes, smalto nero, dita inanellate: «Mia madre dice che sembro la Madonna di Pompei», dice ridendo. Sfrontato con candore, in una parola: giovane. Come gli amici – Victoria De Angelis, Ethan Torchio, Thomas Raggi, 51 anni in tre – con cui sta vivendo «l’avventura più bella della vita». Webnotte (si vede in streaming su Repubblica.it) ha ospitato ieri lo speciale con la band del momento, seconda a X Factor ma che di fatto ha polverizzato ogni record: Chosen è disco d’oro, oltre 7 milioni di visualizzazioni su YouTube, 7 milioni di streaming su Spotify e un tour che dal 17 febbraio li porterà in giro per l’Italia. «Stiamo realizzando un sogno. Volevamo stare sul palco e ci si siamo arrivati. Non c’è spazio per la paura», spiega Damiano, che sfoggia con disinvoltura un cappotto con collo di pelliccia da boss, «la paura ti paralizza.
Di cosa dovremmo aver paura?
Ci divertiamo. Abbiamo sempre suonato e ora più che mai ce la mettiamo tutta: vogliamo durare». Il tempo dirà se il quartetto di amici romani, che ha un pubblico dagli 8 ai 60 anni, entrerà nella storia del rock. Per ora si godono il successo, reinventano la moda – gipsy, swinging London, tribale.
Un insieme che scatena curiosità: «Giriamo per i mercatini», racconta Victoria, «ognuno ha il suo stile». Le lunghe trecce di Ethan, gli orecchini da zingaro felice di Damiano, la giacca da soldatino di legno di Thomas, col suo stile british: a casa che dicono? «I nostri genitori ci vedono felici e sono felici per noi.
Un genitore è contento se vede un figlio che invece di buttarsi sul divano coltiva una passione. Serve il coraggio di mettersi in gioco, noi ce l’abbiamo». «Anche se mio padre», sospira Victoria, «non è contento delle mie calze a rete».
Rete è dir poco, le calze sono a oblò, ma è carina anche con gli stivaletti leopardati come la camicia. Niente rispetto a Damiano che è apparso nudo nel video di Chosen. Il successo con le donne (adulte) non sembra intimorirlo. «Vabbè, c’è più scelta, no?». Il ruolo del leader, fa capire, «non esiste perché a turno, nei momenti in cui uno di noi sta più giù, ci scambiamo i ruoli. Circola energia positiva». «È il bello del gruppo», spiega Thomas, il chitarrista, «noi siamo davvero uniti». Non c’è stato un momento in cui hanno capito di avere successo, dicono in coro, ma sembra impossibile. «Ok, la gente ci ferma, ma è bello. Ci godiamo il momento però la cosa più importante è fare bella figura quando suoni. È lì che devi dimostrare quanto vali, per questo ora ci chiudiamo a provare».
Meglio una dichiarazione d’amore di Alba Parietti o i complimenti di Carlo Verdone? «Verdone, lui è uno che conosce la musica», risponde Damiano, «il suo giudizio vale tantissimo». I social sono impazziti per questo quartetto che ha divorato dischi di Bowie, di jazz, reggae e funk. Ma gli haters non li hanno risparmiati. «I love haters, ci fanno ridere. A volte ci chiamiamo per cercare gli insulti più assurdi. “Ma hai letto che hanno scritto?”. Fa parte del gioco, chissene importa. Fare musica è uno dei pochi lavori divertenti al mondo, cosa si può volere di più?». La scuola può aspettare, e anche la scuola guida. Damiano non ha la patente. «E quando la prendevo? Ma poi non so se mi piace guidare». Come spendete i soldi? «I soldi? Abbiamo vissuto con dieci euro al giorno», spiega Damiano, «io l’ho detto a mia madre: ahò, non t’illudere, non è cambiato niente, i soldi continuerai a darmeli tu». Sono soddisfazioni per una mamma.