la Repubblica, 31 gennaio 2018
Le previsioni d’oro delle banche che portano Italo in piazza Affari
Milano Dividendi consistenti e profitti in crescita. Per attirare gli investitori e convincerli a puntare sulla quotazione in Borsa di Italo, il presidente Luca Montezemolo e l’ad Flavio Cattaneo non stanno promettendo soltanto che i treni arriveranno in orario. Considerando che nei prossimi anni la società Ntv – il secondo operatore dell’Alta Velocità – potrà disporre di nuovi convogli, agli investitori vengono offerti generosi ritorni economici. Lo rivela la lettura dei report delle banche d’affari che stanno accompagnando Italo verso la quotazione, visto che sono iniziati gli incontri tra la società e il mercato in vista dello sbarco in Borsa, non appena arriveranno i via libera della Consob, previsti entro la fine di febbraio. I numeri sono di tutto rispetto già nel 2017: il rapporto tra ricavi e margine operativo è al 31,2% ed è un rapporto che permette il pagamento di ricchi dividendi. Il primo sarà staccato a giugno, 30 milioni su 34 di utile 2017, ma in futuro sarà pari almeno al 50- 70% dei profitti.
Alla punta massima della forchetta guarda Banca Imi, global coordinator dell’operazione, e che appartiene al gruppo Intesa- Sanpaolo, azionista con il 18,8% ma anche tra i principali creditori della società ferroviaria. Nel 2018 Imi stima che i profitti lieviteranno a quota 71,4 milioni ( e 91,4 l’anno successivo). Giudizio positivo, ma più prudente per Kepler Cheuvreux, che ha un accordo sulla ricerca con alcune banche europee anche sue azioniste, tra cui Unicredit che è sua volta advisor dell’operazione Ntv. L’utile di quest’anno – prevede – sarà più basso, pari a 52 milioni ( anche per i costi di collocamento) e salirà a 94 milioni nel 2019. Gli investitori hanno però storto il naso sul prestito sindacato con Intesa per cancellare il vecchio bond, che avendo un pegno sulle azioni del gruppo era un ostacolo alla quotazione. L’operazione di rifinanziamento è costato a Ntv 44 milioni, mentre la nuova linea di credito ha interessi crescenti, anche se in futuro il gruppo ridurrà il debito che a fine 2017 era di 450 milioni. Ma quanto vale Ntv? Per Kepler ha un valore d’impresa di 2,15 miliardi che sottratti i debiti porta a una capitalizzazione del gruppo di 1,7 miliardi. Imi invece non fa una valutazione, in quanto azionista sarebbe in conflitto.