Il Messaggero, 30 gennaio 2018
Smog, fuorilegge 39 città italiane. C’è il pericolo di sanzioni della Ue
ROMA Una nuvola di smog incombe sull’Italia e rende «l’aria sempre più irrespirabile». Un’emergenza «cronica», da «codice rosso», tanto che nel 2017 ci sono state 39 città fuorilegge per inquinamento atmosferico, con situazioni estreme nelle città del nord e nella pianura padana. Un quadro preoccupante per il nostro Paese, che presto potrebbe cominciare a pesare anche in termini di sanzioni europee senza l’individuazione di soluzioni adeguate: tra poche ore è infatti convocato dalla commissione Ue il tavolo dedicato all’inquinamento dell’aria con i Paesi sotto scacco d’infrazione (nove in tutto, tra cui l’Italia).
Il nuovo rapporto di Legambiente Mal’Aria 2018 disegna un quadro che racconta come le concentrazioni di polveri sottili (PM10) e ozono siano arrivate alle stelle: la popolazione residente esposta a questi due inquinanti in modo «costante» è di circa 7 milioni di abitanti. Nella classifica delle città più inquinate c’è Torino, in testa con 112 sforamenti della soglia (50 microgrammi per metro cubo al giorno, fino a un massimo di 35 superamenti consentiti all’anno); la prima del centro-sud è Frosinone al nono posto.
La cosa «drammatica» è che sommando gli sforamenti fuorilegge di PM10 e ozono (le città che hanno superato il limite di 25 giorni nell’anno solare sono 44, tra le peggiori Catanzaro con 111 superamenti) ci sono persone che, nel peggiore dei casi – Cremona con 178 giorni di superamenti del limite, 105 per le polveri sottili e 73 per l’ozono – hanno respirato polveri e gas tossici e nocivi un giorno su due all’anno.
Di fronte a questi numeri, Legambiente è chiara: l’inquinamento si traduce «in problemi di salute, costi per il sistema sanitario (tra i 47 e i 142 miliardi di euro) e morti premature, in base alle stime dell’Agenzia ambientale europea, nel nostro Paese sono oltre 60 mila l’anno».
Roma non risulta essere tra i 39 centri urbani che hanno superato i 35 giorni, ma da 6 giorni consecutivi le centraline di Arpa Lazio registrano superamenti di Pm10. «Nel 2017, non sono stati superati i 35 giorni di smog oltre i limiti, in virtù di un autunno particolarmente piovoso e ventoso» spiega Legambiente.