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 2018  gennaio 30 Martedì calendario

L’amaca

Nel pittoresco pacchetto chiamato “centrodestra” è scontato dover registrare porcherie razziste e fasciste di vecchio e nuovo conio.
Si va dalla forzista Roccella che vuole abrogare le unioni civili perché rappresentano «la fine dell’umano», alla sindaca leghista di un paesino del Varesotto (una sorridente signorina) che nel Giorno della Memoria ricorda ai gay di «pijarlo in culo», alle famose esternazioni del presentabile Fontana in difesa della «razza bianca». Va beh, li conosciamo, bastava cinquant’anni fa leggere il Borghese, oggi il Giornale, per apprezzare la continuità ideale.
Il fascismo non è, nella storia italiana, un incidente.
Nella speranza che si tratti, invece, solo delle frange guaste di un tessuto sano e democratico, ci si domanda piuttosto come mai passi sotto semi-silenzio la colossale truffa politica che sta non “ai margini”, ma nel cuore di quella alleanza.
Un partito europeista, Forza Italia, e uno antieuropeista, la Lega, come possono reggere una parte così ipocrita, se non per puro cinismo elettorale? Esiste forse, oggi, una divisione altrettanto netta quanto quella tra unionisti europei e sovranisti nazionali? Chi vota Berlusconi sa di votare contro Salvini? E chi vota Salvini sa di votare contro Berlusconi?E i media puntano i riflettori sul gigantesco equivoco o sono tutti a palpitare per la lite tra Pd e Leu, che al confronto è una storiella piccola?