la Repubblica, 30 gennaio 2018
Il postino pigro con 572 chili di lettere in garage
Di sicuro è uno che vive solo, perché una moglie/compagna non avrebbe mai accettato che si portasse tutta quella roba a casa. Di sicuro c’è anche il fatto che lui stesso – disgraziato postino di Breganze, in provincia di Vicenza – non sapeva più cosa fare. Aveva cominciato con quattro buste, ha finito con mezza tonnellata.
Che fare infatti, dopo aver foderato la casa di corrispondenza, lettere d’amore, di banche, dell’Agenzia delle Entrate, e posta commerciale, bollette e multe, e persino guide del telefono, ingiunzioni Rai, dispacci di Onlus, il tutto ordinatamente accatastato tra salotto e camera da letto?
Tutta posta non consegnata, perché finito l’orario – ha poi spiegato durante l’interrogatorio – se avanzava della roba «io me la portavo a casa». Il giorno dopo però ne avanzava altra, così per non accumulare lavoro accumulava posta, prima in garage (pieno anche quello), poi in casa. Ma non ci stava più niente, quindi che fare? Si può bene immaginare il suo dramma.
D’altra parte a Breganze da anni (otto anni per la precisione) arrivava ben poca posta. Lo stretto indispensabile, come le raccomandate con ricevuta di ritorno e i pacchi, troppo facilmente tracciabili. Perché lui sceglieva fior da fiore: le cose importanti, quelle recapitava senza problemi. Il resto se lo teneva, senza aprire niente (non è un curioso), e dal momento che è anche un tipetto ordinato, portava a casa le cassette di plastica gialla che si usano alla Posta per selezionare il materiale in arrivo e in uscita, e le usava come scaffali.
La polizia Postale e delle Comunicazioni del Veneto è arrivata a lui per caso, dopo il ritrovamento di 25 cassette belle piene, nella discarica del paese. La roba arrivava dallo sgombero di un garage, che risultava affittato al postino. Quindi, perquisizione a casa.
E qui, gli agenti hanno prima pensato di trovarsi a) davanti a un caso di DA (Disturbo da Accumulo). Ma visto che la polizia ne vede di tutti i colori – anche case con l’immondizia fino al soffitto – e ai corsi gli spiegano cos’è il DA, l’ipotesi è stata scartata.
Opzione b: un collezionista!
Uno di quelli che conserva le cartoline cose come reliquie.Ma la corrispondenza era nuova, intonsa, e soprattutto pesava (perché hanno dovuto fare anche questo) ben 572,67 chili. Allora c: un ordinario fannullone. In paese lo stanno cercando per menarlo, e lo troveranno, prima o poi.