Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2018  gennaio 30 Martedì calendario

C’è un rivale per Pepsi e Coca-Cola. Keurig Green Mountain avrà un giro d’affari da 11 miliardi e piani d’espansione in Usa

Nasce un grande rivale agli imperi delle bevande di Coca-Cola e PepsiCo. La Keurig Green Mountain, controllata dal fondo europeo Jab, ha conquistato per 19 miliardi di dollari in contanti la Dr Pepper Snapple, dando i natali a un nuovo protagonista del settore che avrà un giro d’affari da undici miliardi e piani di espansione anzitutto nello strategico mercato statunitense.
L’operazione, una delle maggiori nelle bibite da anni, fa leva sulla posizione di forza combinata dei due gruppi: Keurig è la quarta azienda americana nel caffè per vendite, con una quota del 7,4 per cento. Dr Pepper è la terza nelle bibite con l’8,5 per cento. I marchi coinvolti nella combinazione sono popolari, dalle macchine del caffè e cialde del compratore, alle gazzose 7Up della preda (oltre che alle bibite che danno il nome stesso all’azienda). Proprio caffè, tè e loro derivati, assieme ai drink considerati più salutari e meno dolcificati, sono diventati oggi uno dei terreni di scontro concorrenziale più accesi.
La febbre da acquisizioni sta scuotendo molteplici settori su scala globale in questo inizio del 2018. Nel farmaceutico, a sua volta al centro di forte concorrenza in una gara a farmaci redditizi, ieri è scattata una nuova fusione multimiliardaria, con la francese Sanofi che ha rilevato per 3,9 miliardi di euro (4,8 miliardi di dollari) a sua volta in contanti la belga Ablynx, società biotech specializzata nel trattamento di rare malattie del sangue. Soltanto la scorsa settimana Sanofi aveva già acquisito per 11,6 miliardi di dollari negli Stati Uniti la Bioverativ, nella cura dell’emofilia. Per aggiudicarsi Ablynx ha battuto una fallita offerta da 2,6 miliardi di euro di Novo Nordisk. Sempre nel biotech, l’americana Celgene nei giorni scorsi aveva comprato la Juno Therapeutics per 9 miliardi. Nell’acciaio, intanto, l’indiana ArcelorMittal e la giapponese Nippon Steel stanno mettendo a punto un’offerta congiunta per la Essar Steel in crisi.
La mossa sotto i riflettori è stata però ieri quella nelle bevande. Rappresenta una prepotente scommessa da parte della finanziaria del Vecchio continente che controlla Keurig – il fondo Jab che aveva rilevato la società nel 2016 per 13,9 miliardi e gestisce il patrimonio della famiglia tedesca Reimann. Jab è specializzato in consumer brand, ha una quota nel leader dei cosmetici Coty e nell’alimentare ha al suo attivo le ciambelle di Krispy Kreme Doughnuts e la catena di panifici Panera. È nell’alimentare e nelle bevande che sta sempre più concentrando le sue mire di crescita.
Il gruppo che adesso nascerà dal merger – battezzato Keurig Dr Pepper, sarà quotato al New York Stock Exchange e secondo gli analisti di Wells Fargo dovrebbe avere una valutazione di Borsa di 33 miliardi. All’87% sara’ controllato da azionisti Keurig e al 13% dai soci di Dr Pepper Snapple (che nell’operazione riceveranno anche 103,75 dollari per azione, un premio del 9% rispetto alla chiusura del titolo di venerdì). Il chief executive di Keurig, Bob Gamgort, guiderà il nuovo gruppo, e prevede risparmi ottenuti grazie a sinergie pari a 600 milioni l’anno entro il 2021.