Libero, 26 gennaio 2018
La super auto di Putin fatta da mani italiane
Ci sono due aziende italiane nel progetto della nuova limousine presidenziale russa: Brembo fornirà i freni, e la padovana Blowtherm si occuperà delle cabine forno per la verniciatura del parco auto del Kremlin Garage, la carrozzeria dedicata esclusivamente all’allestimento, riparazione, e verniciatura delle vetture usate dal Presidente e dal suo staff. Vladimir Putin, grande appassionato di motori, sta seguendo da vicino le ultime fasi di realizzazione della sua auto tutta Made in Russia, che andrà a sostituire la Mercedes Classe S nelle trasferte istituzionali.
Una tre volumi imponente e squadrata, dalla linea che ricorda alla lontana le Bentley e le Rolls Royce, e nella parte frontale le limousine americane. Le prime foto dell’interno, che lasciano intravedere un grande stemma russo con l’aquila bicipite dorata sul volante, confermano che si tratta di un progetto di Stato, che per la prima volta però non è destinato solo al Presidente.
A differenza delle storiche auto dei leader sovietici, la vettura prodotta in numeri limitati sarà disponibile anche per normali acquirenti (magari non l’ammiraglia, che costerà sui 300mila euro, ma il minivan da 15mila). Sullo stesso pianale sono previste quattro declinazioni di carrozzeria: oltre alla limousine di rappresentanza con passo lungo verranno realizzate una berlina «corta», un van, e un suv. Il progetto Kortezh (in italiano «corteo»), partito dagli studi e dai progetti dell’ente di Stato NAMI Research Institute, è complesso e molto articolato: prevede la creazione di una piattaforma per veicoli di fascia alta con la partecipazione della Sollers JSC, uno dei più importanti conglomerati del settore in Russia, partner di Ford, Mazda e SsangYong, e la collaborazione del colosso dell’industria militare e aeronautica Rostec, oltre che delle industrie automobilistiche AvtoVAZ e Kamaz.
Made in Russia, ma internazionale al tempo stesso, visto che al progetto Kortezh partecipano molti produttori stranieri: la Harman per i sistemi multimedia, Porsche Engineering per la progettazione e la messa a punto, l’audio sarà Daniel Hertz, mentre le componenti del sistema di sicurezza dai vetri antiproiettile alla blindatura sono state appaltate alle aziende del comparto bellico russo.
L’italiana Blowtherm, leader mondiale nelle cabine forno per la verniciatura di auto, treni e aerei, proprio lo scorso anno aveva seguito la realizzazione di un impianto per la verniciatura degli aerei della storica compagnia di bandiera russa Aeroflot.
«Nel mercato russo siamo entrati negli anni novanta, dopo la caduta del muro di Berlino», racconta Francesco Peghin, presidente dell’azienda padovana nata nel 1956, che ha chiuso il 2017 con un giro d’affari di 75 milioni di euro e una crescita del settore industriale superiore al 15%, proprio grazie all’export. Da una tecnologia mirata al settore automobilistico, con fornitura di impianti anche a Ferrari e Lamborghini, il Gruppo Blowtherm è passato alla verniciatura di treni e aerei, con le ultime due importanti commesse nel 2017 del costruttore spagnolo di autobus Irizar, per la fabbrica di Bilbao e lo stabilimento di produzione in Messico.