il Giornale, 27 gennaio 2018
Madrid da l’ok ad Atlantia su Abertis
A Ponzano Veneto tirano un sospiro di sollievo. Nessuno lo dice apertamente, ma il via libera di Madrid all’acquisto delle azioni di Abertis da parte di Atlantia (+1,3% in Borsa), sempre che l’Opa vada a buon fine, non era scontato. «Il consiglio dei ministri ha deciso di autorizzare il trasferimento delle quote di Abertis ad Atlantia», ha dichiarato ieri mattina il portavoce del governo iberico Inigo Mendez de Vigo che ha poi sottolineato che «questo significa che Atlantia può entrare in gara» con Acs per Abertis. La Moncloa aveva già autorizzato la contro offerta di Acs (tramite la controllata Hochtief) sulle autostrade spagnole. La stampa iberica sottolinea peraltro che Madrid mantiene un argine di manovra, dovendo ancora prendere una decisione sui satelliti di Hispast controllati, appunto, da Acs. L’americana Bloomberg parla, intanto, apertamente di un caso di «protezionismo» spagnolo.
Il gruppo della famiglia Benetton, lo scorso maggio, ha offerto per le autostrade spagnole 16,3 miliardi (16,5 euro per azione in contanti o in 0,697 azioni del gruppo italiano per ciascun titolo di Abertis), ottenendo il via libera da Bruxelles e dalla Cnmv (la Consob spagnola) ma aspettando fino fine dicembre prima di chiedere l’autorizzazione di Madrid. A inizio dicembre i ministeri dello Sviluppo e dell’Energia, guidati rispettivamente da Íñigo de la Serna e da Álvaro Nadal, avevano richiesto alla Cnmv di revocare l’ok all’Opa, richiesta rispedita al mittente, ma la mossa ha indotto il gruppo guidato da Giovanni Castellucci a passare anche dal palazzo della Moncloa. In questo scenario quindi un segnale di distensione politica, come quello di ieri, fa tornare il sorriso in Veneto, ma la partita è ancora aperta e tutta da giocare. E i colpi di scena non sono esclusi.
In campo infatti, lo scorso ottobre, il governo di Mariano Rajoy ha schierato il gruppo di costruzioni Acs, individuato dopo mesi di ricerche come cavaliere bianco pronto a difendere la «spagnolità» di Abertis. Florentino Perez, patron di Acs e gloria nazionale come presidente del Real Madrid, ha messo sul piatto 18,56 miliardi tramite Hochtief (18,76 euro per azione o 0,1281 titoli tedeschi per ciascuna azione Abertis), oltre a carisma e network. L’obiettivo è quello di portare Criteria Caixa, il maggior azionista di Abertis con il 22,3% del capitale e i fondi internazionali a propendere per una soluzione tutta spagnola. In assenza di ostacoli istituzionali all’offerta di Acs (il via libera di Bruxelles è atteso il 6 febbraio, mentre entro il 12 dovrebbe arrivare il nulla osta della Cnmv), la palla tornerebbe ad Atlantia che, secondo i rumor, sarebbe già pronta ad alzare il tiro pur di conquistare la concorrente iberica e dare così vita al maggior operatore autostradale al mondo. Per gli analisti i Benetton potrebbero arrivare ad offrire fino a 20 euro per ogni titolo Abertis senza rischiare il giudizio di «investment grade» sul debito. Ponzano Veneto ha convocato gli azionisti il 21 febbraio per estendere al 30 novembre il termine per l’esecuzione dell’aumento di capitale a servizio dell’offerta pubblica su Abertis.