la Repubblica, 29 gennaio 2018
Carnevale a numero chiuso e Venezia va subito in tilt
Venezia Doveva essere la giornata del circo, è stata quella del caos. La prima del Carnevale a numero chiuso per gli spettacoli all’aperto, sabato sera ha mostrato molti punti deboli, in una città come Venezia. Aprendo seri interrogativi per le giornate clou della festa che si terranno a Piazza San Marco: domenica prossima c’è il classico volo dell’Angelo dal campanile con Elisa Costantini, giovane regatante di Burano, mentre domenica 11 febbraio ci sarà la replica con il volo dell’Aquila, che avrà il volto del patròn della Diesel, Renzo Rosso.
Per entrambe le date il Comitato per l’ordine e la sicurezza coordinato dalla prefettura ha ipotizzato un tetto massimo di 20-25 mila persone, per garantire spazi cuscinetto e vie di fuga. Considerando che negli scorsi anni si sono contate almeno 60 mila presenze, i turisti dovranno prepararsi per tempo se vorranno essere sicuri di entrare, mentre i residenti già si domandano cosa succederà intorno all’area Marciana, dalla quale saranno respinti migliaia di turisti.
Il caos di sabato sera ha lasciato il segno. Lungo il Rio de Cannaregio, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, è andato in scena lo spettacolo d’inaugurazione ispirato al circo di Fellini: funamboli, giochi d’acqua e di luce. «Stupendo», ha raccontato chi è riuscito a vederlo. L’accesso alle rive era infatti limitato: 11mila visitatori per lo spettacolo delle 18, altrettanti per quello delle 22. Gli altri turisti, migliaia, tutti fuori nel caos, con l’accesso alle rive chiuso già alle 17, transenne e deviazioni in Lista di Spagna e all’altezza del Ponte delle Guglie. Tra uno spettacolo e l’altro muri di persone che cercavano di spostarsi in direzioni opposte: chi per raggiungere la stazione ferroviaria e tornare a casa, e chi per guadagnarsi un posto per il secondo spettacolo.
È stato il momento più difficile da gestire per vigili urbani. Nel mezzo i residenti, infuriati, costretti a mostrare la carta d’identità per poter tornare a casa. O almeno provarci. Fermi e sballottati in mezzo alla folla insieme agli studenti universitari fuori sede, molti dei quali hanno provato a convincere gli steward della sicurezza mostrando loro, invano, l’abbonamento del vaporetto. Migliaia le persone bloccate, anche se per l’organizzazione solo poche centinaia di quelle che avrebbero voluto assistere allo spettacolo non ce l’hanno fatta.
Di sicuro in molti non sono riusciti a raggiungere il tempo il Ghetto per le iniziative del giorno della Memoria. Veneziani e turisti prigionieri del Carnevale proprio nell’anno in cui, con l’istituzione del numero chiuso, conseguenza della indicazioni del Viminale sui grandi eventi nelle piazze dopo Piazza San Carlo a Torino, ci si aspettavano flussi turistici più ordinati. Ieri, giornata della regata delle maschere e della pantegana lungo il Canal Grande, è filato tutto liscio, anche perché i turisti si sono sparpagliati per la città. Ma ora Comune e prefettura devono correre ai ripari in vista di domenica prossima con misure da mettere a punto per evitare gli ingorghi all’accesso di Piazza San Marco.
È già certo che il volo dell’Angelo sarà anticipato di almeno un’ora, alle 11 anziché alle 12, e saranno messi nel programma altri spettacoli in giro per la città per cercare di spalmare i turisti, a partire da quelli che, una volta riempita Piazza San Marco, dovranno fare marcia indietro. «Per la sicurezza di San Marco stiamo lavorando da settimane», assicura il prefetto Carlo Boffi,«“il problema è che tutto il mondo vuole venire a Venezia durante il Carnevale, qualunque sia il disagio». Prove di numero chiuso, con l’utilizzo di strumenti conta- persone, in vista anche dell’estate. Sperando che la festa del Volo dell’Angelo non finisca tra le polemiche come il circo di Cannaregio.