Corriere della Sera, 28 gennaio 2018
Perché giocare a golf può fare bene?
Spesso si guarda al golf come a un’attività più ludica che sportiva. In realtà, camminare per le 18 buche, che rappresentano il percorso standard, e colpire la palla per fare «centro», consente di praticare una salutare attività fisica al pari di molti altri sport. E se fino a qualche tempo fa, il golf era considerato un hobby d’élite, oggi, grazie a un ridimensionamento dei costi, è diventato uno sport più accessibile.
Quali sono i potenziali vantaggi del golf?
«Il golf è uno sport di destrezza con attività aerobica lieve-moderata. Uno degli aspetti più importanti di questa disciplina, dal punto di vista del fitness, è quello di offrire un buon allenamento cardiovascolare: giocando a golf si cammina molto su un terreno che alterna avvallamenti e piccole colline: percorrere le 18 buche del campo, per un adulto significa fare circa 12 mila passi, corrispondenti a otto, dieci chilometri. Per ottenere benefici, bisogna però muoversi il più possibile sulle proprie gambe portando la sacca con le mazze e quindi evitare di farsi “scarrozzare” per ogni minimo spostamento dalla golf car, il piccolo veicolo progettato in origine per trasportare i giocatori e la loro attrezzatura lungo il campo – puntualizza Gianfranco Beltrami, specialista in Medicina dello sport e vicepresidente nazionale della Federazione medico sportiva italiana —. Il golf contribuisce a tonificare i muscoli delle gambe, attraverso le camminate, e della parte superiore del corpo, tramite il continuo sollevamento e spostamento di sacca e mazze nonché con l’esecuzione del movimento base di questo sport, lo swing, fatto per lanciare e mandare in buca la palla. Giocare a golf aiuta a migliorare equilibrio, concentrazione e coordinazione. Importanti anche i benefici psicologici: il solo fatto di giocare in luoghi in mezzo al verde non può che giovare all’umore, contribuendo a contrastare stress, ansia e depressione. Infine, giocando in compagnia, si favorisce la socializzazione, con ricadute positive sulle abilità cognitive».
Serve una preparazione atletica?
«Il golf è un’attività adatta a tutti. Ovviamente dal punto di vista tecnico, come accade per molti altri sport, per raggiungere la precisione nel tiro e riuscire a concludere una buca, sono necessarie molte ore di pratica. Chi gioca a livello agonistico, oltre a esercitarsi in campo, in genere fa allenamenti extra in palestra, per potenziare i muscoli e le capacità aerobiche. Se si è solo giocatori amatoriali, l’unico accorgimento raccomandato è quello di fare un po’ di stretching, sia nella fase di riscaldamento sia durante il gioco. Lo stretching serve per allungare tutti i settori e le fasce muscolari coinvolte nello swing, gesto che comporta una notevole torsione del busto. La maggiore flessibilità acquisita riduce anche il rischio di possibili infortuni (si veda il box)».
Qualche consiglio?
«I benefici per la salute del golf derivano soprattutto dalle lunghe passeggiate che comporta. Purtroppo, però, negli ultimi anni è diminuito in modo considerevole il numero di giocatori che camminano per tutta la durata del gioco. Sempre più spesso, si passa da una buca all’altra utilizzando la golf car, cosa che non solo non permette di godere dei benefici aerobici legati al muoversi a piedi, ma ha portato a un aumento degli incidenti. Se ci si vuole avvicinare al golf, suggerisco quindi di farlo alla vecchia maniera, contando soprattutto sulle proprie gambe».