Corriere della Sera, 28 gennaio 2018
Svolta di Ford e Gm. Maxi-investimento sulle auto elettriche
Bill Ford in persona ha dato una risposta a chi pensa che il mercato dell’auto americano sia arrivato alla saturazione, annunciando 11 miliardi di dollari di investimenti entro il 2022, quando ne erano stati precedentemente previsti 4,5 entro il 2020. Il presidente dell’ovale blu ha aggiunto che, nello stesso periodo, Ford avrà disponibile circa 40 veicoli elettrificati. «Stiamo comunicando i nostri progetti a zero emissioni in tutto il mondo – ha precisato —, abbiamo compreso che gli utenti cercano in questa categoria dei prodotti anche costosi».
Ford nel 2017 ha registrato utili per 7,6 miliardi di dollari, il 65% in più del 2016 e un fatturato di 156,8 miliardi, +3% sullo scorso anno. La gamma del secondo costruttore Usa comprenderà sedici vetture dotate unicamente di motore elettrico, il resto sarà ibrido/benzina/elettrico. Contraddicendo le dichiarazioni fatte al momento dell’elezione del presidente Donald Trump, la prima vettura elettrica che doveva essere assemblata nello stabilimento di Flat Rock, nel Michigan, sarà invece prodotta in Messico, a Cuautitlan, questo per contenere il prezzo di auto destinate ancora ad un mercato minuscolo (nel 2017 sono state consegnate, in Usa tra elettriche e ibride neppure 600 mila unità in un mercato di 17,2 milioni di pezzi). L’impianto americano sarà convertito in un centro di eccellenza, seguirà il progetto dell’auto senza conducente, una trasformazione che costerà 900 milioni di dollari e creerà 850 nuovi posti di lavoro.
Tutte le maggiori case mondiali stanno portando avanti i loro piani nell’elettrico sotto la pressione delle norme antinquinamento sempre più restrittive, sia in Europa sia in Asia. Anche General Motors, il numero uno statunitense, ha annunciato la sua offensiva: prevede di lanciare una ventina di auto totalmente elettriche entro il 2023, due modelli a partire già dal 2019, un crossover e uno sulla base della Chevrolet Bolt, grazie ad una inedita piattaforma ormai pronta. General Motors ha fatto sapere che è riuscita ad abbattere i costi delle batterie, che dai 145 dollari attuali per kw/h passeranno a 100. Mary Barra, il capo del gigante Usa, ha anche anticipato che nel 2017 sono stati realizzati i maggiori utili della storia di Gm (i dati ufficiali verranno resi noti il 6 febbraio) grazie alle ottime vendite di pick-up che consentono forti margini. In Usa si impongono sempre le case tedesche: Mercedes ha venduto nel 2017 nel mondo 2,29 milioni di unità, contro i 2,09 milioni di Bmw e i 1,88 milioni di Audi. Il podio dei marchi premium per il secondo anno consecutivo è così detenuto dal brand della Stella, anche in Usa. La crescita di Mercedes (più 9,9%) è stata determinata dalla rivoluzione culturale messa in atto dal ceo Dieter Zetsche che ha modernizzato la società e all’inserimento di sette suv. Negli Usa sono stati venduti 17,2 milioni di veicoli nel 2017, quasi 11 sono suv.