La Stampa, 27 gennaio 2018
Il curriculum
Che cosa è la democrazia? La democrazia è quel sistema che, per esempio, attribuisce a sedici stimabilissimi signori, il cui contributo alla causa dell’umanità è momentaneamente ignoto, ed eletti sulla fiducia, o sulla sfiducia per gli altri, al consiglio comunale di Livorno per i Cinque Stelle, di decretare il concittadino Carlo Azeglio Ciampi indegno dell’intitolazione di una rotonda sul lungomare. Non lo si dice per instillare dubbi sulla democrazia. Lo si dice, anzi, per esaltarne le virtù. Che altro, se non la democrazia, avrebbe consentito a questi sedici volenterosi escursionisti delle istituzioni di ergersi a giudici di Carlo Azeglio Ciampi? Si doveva dunque decidere se intitolare la rotonda livornese al candidato e, analizzato il curriculum (diploma alla Normale di Pisa, allievo di Guido Calogero, renitente alla Repubblica di Salò, partigiano, fondatore del partito d’Azione a Livorno, segretario generale di Bankitalia poi vicedirettore generale poi direttore generale poi governatore, ministro del Tesoro, presidente del Consiglio, presidente della Repubblica) il Movimento lo ha ritenuto insoddisfacente. Che ci volete fare? Un po’ lacunoso, poco cristallino. «Ha lavorato per le banche». «Ha contribuito all’ingresso nell’euro». Un po’ troppe macchie, insomma. Ha persino «reintrodotto la parata militare», e lì nemmeno Perry Mason avrebbe salvato la reputazione dell’aspirante. E se trovate tutto ciò molto ridicolo, trattenetevi. È solo la democrazia che conferisce alcune facoltà. Non quelle mentali, però.