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 2018  gennaio 26 Venerdì calendario

Grillo vale di più del blog M5S. A lui i link, non i post zavorra

I link sono soldi e potere. In una forza politica come il M5S, centrata e costruita sul possesso e l’uso dei dati (secondo il Garante per la privacy, peraltro, un uso non regolare), i link del sito principale (il blog di Grillo) sono volumi pubblicitari e peso politico, cioè denaro. I link sono l’autostrada, diretta o indiretta, verso pagine social con milioni di utenti: profilazione potenziale, controllo politico, estrazione di valore, eventuale cessione a parti terze. I link però si portano dietro anche pagine web, la memoria del passato, a volte imbarazzante – le derive antivacciniste, le teorie antiscientifiche, la narrativa pro Cremlino più imbarazzante – cose a volte da resettare, per ripartire. Per questo bisogna mettere a fuoco l’aspetto cruciale della separazione in corso di Beppe Grillo da Davide Casaleggio: quanto pesano i link di Grillo al confronto del blog M5S, il blog delle stelle, quello rimasto all’Associazione Rousseau, presieduta da Casaleggio? E poi: cosa significa che pagine e pagine del vecchio blog di Grillo non risultano più apribili nel nuovo blog – al momento in cui scriviamo, cioè tre giorni dopo la nascita? È una migrazione, faticosa, da Casaleggio alla Beppe Grillo srls, o una revirgination, una nascita ex novo?
Prima risposta: il confronto (fonte Moz.com) tra il blog della Grillo srl e quello delle stelle è impietoso, per il secondo. Diversi parametri dicono che il blog di Grillo vale molto, il blogdellestelle molto molto meno. Il primo pesa in rete 78 (su 100), quello delle stelle pesa 50. Il ranking del primo è 6,46, quello del secondo è 5,83. Il totale dei link interni del primo è 21.732, quello del secondo è un modesto 2686. Il totale dei link esterni di Grillo è 114 mila, quello del blogdellestelle è appena 14.591. Questi numeri, che possono sembrare incomprensibili, significano quanto Google (per fare solo un esempio) è disposta a pagare per la pubblicità sui due rispettivi supporti. Grillo sa bene di questa sua forza, e può usarla contro l’asse Casaleggio-Di Maio.
Eppure Grillo ha capito, ormai, che molte pagine dietro quei link sono una zavorra. Stiamo testando in maniera continua la performance del nuovo blog, e ancora ieri, per tutto il giorno, risultavano inaccessibili («“Error 504”: this page is currently offline», o «errore 404. la pagina richiesta non esiste») molti dei post più imbarazzanti nella storia del blog di Grillo quand’era gestito alla Casaleggio. L’esempio famigerato è il post che correlava vaccini e autismo: «Un bambino su 150 soffre di autismo. Venti anni fa solo uno su 2000. Gli scienziati attribuiscono la crescita all’inquinamento ambientale, alimentare, e da vaccini e farmaci». Titolo “L’epidemia del’autismo”, blog di Grillo, 7 aprile 2007. La pagina figurava inesistente sia dal nuovo blog di Grillo, sia dal blogdellestelle.
Spiega l’informatico David Puente che le ipotesi sono due: «O sul blog delle stelle i post vecchi non li hanno caricati. Oppure Grillo non li voleva nel nuovo blog». Chiarissimo. Si tiene il peso commerciale dato dai link, ma non le pagine imbarazzanti. «Se non li ripubblicano – dice Puente – il distacco con Casaleggio è ancora più drastico». Se invece è solo questione di tempo, vuol dire che la migrazione «è stata gestita tecnicamente molto male».
Potremmo fare tanti esempi, di pagine in questo limbo non più apribile: cose come il post sulla biowashball, una palla di plastica contenente dei granelli ceramici che sarebbe in grado di pulire la biancheria senza utilizzare detersivi, con danno per le multinazionali: tutto ovviamente smontato dai chimici. I post putiniani, ma anche il celebre vecchio post in cui Grillo inneggiava (prima della svolta pro Cremlino) ad Anna Politkovskaja. La sfida sui link è solo l’inizio di una controffensiva politica di Grillo?