Libero, 25 gennaio 2018
Cammelli con labbra gonfiate dal botox
Anche i cammelli con il botox! Cioè, in realtà si tratta più propriamente di dromedari: quelli con una gobba sola, nome scientifico camelus dromedarius, originari del Medio Oriente. Il cammello vero e proprio, quello con due gobbe, nome scientifico camelus bactrianus, è invece tipico dell’Asia Centrale. Sono comunque parenti stretti ed è tanta antica l’associazione del nome che forse era in realtà in origine un cammellodromedario stilizzato anche la “gimel”: lettera fenicia e ebraica da cui derivano la gim araba, la gamma greca e la gi del nostro alfabeto latino. I cammelli sono comunque onnipresenti nella Bibbia, sui cammelli viaggiarono i Re Magi, di peli di cammello era vestito Giovanni il Battista, un cammello nella cruna di un ago è la forte immagine usata in una parabola di Gesù, Maometto nel Corano cita il cammello come esempio della perfezione della creazione, e nella tradizione araba il cammello è non solo un indispensabile mezzo di trasporto ma anche una fonte di carne, di latte e perfino di urina apprezzata come medicinale e come deodorante.
In Arabia Saudita una corsa di cammelli apre tradizionalmente il Festival di Jenadriyah, il più importante appuntamento culturale del Paese. Ma oltre a farli correre i dromedari vengono anche fatti sfilare in un vero e proprio concorso di bellezza: The King Abdulaziz Camel Beauty Contest è la sua nomenklatura ufficiale in inglese per il pubblico internazionale, Miss Camel è una sua scherzosa definizione informale, e si tiene all’interno di un più ampio King Abdulaziz Camel Festival, assieme a altre gare di corsa ed a competizioni in cui si valuta qual è l’animale più capace e più obbediente. Locazione: Al Dhana, a 120 km da Riad. L’intero festival dura 28 giorni, le bestie che partecipano sono 30.000, dall’inaugurazione del primo gennaio i visitatori sono stati almeno 300.000, ed i primi distribuiti ammontano a ben 57 milioni di dollari.
Insomma, si tratta di una cosa che viene presa molto sul serio. E proprio in nome del suo buon nome 12 partecipanti al concorso di bellezza sono stati squalificati: la colpa ovviamente non è delle gibbose bestiole, ma di proprietari disonesti che per aumentarne l’avvenenza avevano loro gonfiato le labbra di botox, peggio che Alba Parietti o Angelina Jolie. Non solo: oltre alle iniezioni di botox, i proprietari sono stati accusati di aver sottoposto gli animali ad altri trattamenti vietati dal regolamento, come rasature in alcune parti del corpo e tinte. E c’era stato perfino un veterinario colto in flagrante mentre nella sua speciale clinica per dromedari interveniva per ridurre le dimensioni delle orecchie: anch’esse un fattore importante non solo per decidere il cammello più bello, ma anche per far sganciare un bel po’ di soldi in più agli ignari compratori. Adesso si chiedono pene severissime.