La Stampa, 26 gennaio 2018
Chi vigila sulla sicurezza della rete ferroviaria?
Che cos’è Trenord?
È una società mista pubblico-privata (ma a nettissima maggioranza pubblica) che gestisce il traffico ferroviario passeggeri in Lombardia. Un 50% fa capo a Trenitalia (gruppo Fs) e l’altro 50% a Fnm, società quotata in Borsa però controllata al 57% dalla Regione Lombardia.
Come sono ripartitele responsabilità nel trasporto ferroviario?
Dei convogli sono responsabili le società che li posseggono e li fanno viaggiare, come Trenitalia, Trenord, Ntv (nell’alta velocità) e altre, mentre i binari e le altre infrastrutture fisse sono in carico a Rfi (Rete ferroviaria italiana), società del gruppo Ferrovie dello Stato.
Quanti sono ogni annoi morti sui binari in Italia?
I numeri ufficiali più recenti si riferiscono al 2016: ci sono stati 59 morti e 24 feriti gravi. La situazione è peggiorata rispetto al 2015 nel conteggio dei morti (che l’anno prima erano stati 46) mentre si è registrato un calo dei feriti gravi rispetto ai 37 del 2015. Tuttavia sommando le due voci il totale delle vittime nei due anni è stato esattamente uguale: 87. Sembra che la situazione, nel bene o nel male, sia stabilizzata.
Chi sovrintende alla sicurezza delle ferrovie?
In Italia esistono due enti preposti ai trasporti: uno è l’Autorità di Regolazione dei Trasporti con sede a Torino, ma ha esclusivamente competenze di tipo economico; l’altro ente è l’Autorità Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, ha sede a Firenze, e l’evento di Pioltello rientra nelle sue competenze. Ieri la Ansf non si è voluta pronunciare sul disastro, non avendo ancora a disposizione notizie certe, ma gran parte dei numeri e delle valutazioni che riportiamo in questa sede hanno origine da questa Autorità per la Sicurezza.
La rete ferroviaria italiana è pericolosa? Le risorse sono insufficienti?
Secondo la Ansf un tale giudizio non sarebbe giustificato: sono stati fatti investimenti importanti in tecnologia, grazie ai quali il numero degli incidenti è diminuito del 70% dal 2005 al 2016. Tuttavia la stessa Autorità segnala tre problemi: un’attenzione non sempre sufficiente alla manutenzione (senza la quale anche le apparecchiature migliori danno problemi), una omogeneità ancora da realizzare a livello regionale, e distrazioni umane che continuano a pesare.
La sicurezza sui binari in Italia è uguale ovunque?
No: secondo l’Ansf, «le reti regionali hanno bisogno di innalzare gli standard tecnologici».
Quanto pesa la disattenzione umana?
Purtroppo l’87% degli incidenti ferroviari è causato dall’indebita presenza di persone e/o di auto sui binari: mancato rispetto delle regole dei passaggi a livello, mancato utilizzo dei sottopassaggi, o binari attraversati ascoltando musica con le cuffiette. Ma questo non è il caso di Pioltello.