Corriere della Sera, 26 gennaio 2018
San Frediano , il quartiere più cool del mondo. Secondo Lonely
Non è a New York, né a Londra, né a Rio de Janeiro, né a Dubai. Il quartiere più «cool» al mondo si trova «Oltrarno», a Firenze ed è San Frediano. L’ha stabilito la rivista Lonely Planet con la Top 10 dei quartieri più «fighi» del pianeta. San Frediano ha superato Seongsu-dong (Seul), Triangolo (Lisbona), Vesterbro (Copenaghen), Business Bay (Dubai) e Damansara Heights (Kuala Lampur).
«Qualcuno ha pagato», «Si sono sbagliati, non c’è dubbio», «San Frediano più cool di New York? Ma chi ci crede!», queste le reazioni dei “san fredianini”, dubbiosi sui criteri di selezione usati. Li elenca Phil Harper, direttore Pubbliche Relazioni di Lonely Planet. «Abbiamo chiesto ai collaboratori locali di scegliere i quartieri in sviluppo basandosi su nuovi hotel e ristoranti, su vita notturna e trasporti. Quindi, i nostri esperti hanno redatto la classifica».
Il vicolo di Borgo San Frediano da nome al quartiere (da rispolverare il romanzo “Le ragazze di San Frediano” di Vasco Pratolini da cui il regista Valerio Zurlini nel 1955 ha tratto un film). Passata via dei Serragli, il Borgo si trasforma nella nobile e raffinata via di Santo Spirito (in zona vive Matteo Renzi), piena di negozi di antiquariato.
Fino a qualche decennio fa, San Frediano abbondava di artigiani, corniciai, intagliatori, candelari e falegnami. Molti oggi hanno chiuso. Un cambiamento repentino lamentano i commercianti e puntano il dito contro la Ztl con orari diktat. «Siamo stati in piazza dei Nerli dal 1967 al 2012. Poi, ci siamo spostati di poco, in via Pisana, ma qui si può parcheggiare», dice Stefania Checcucci, della torrefazione Oke Caffè. «Di giorno il quartiere è desolato. Spariti macellai, fruttivendoli e bronzisti». Veronica Moradei (Flores Fiori) vende rose e orchidee da un lustro. «I pensionati sono la vera particolarità del quartiere. Gli affari sono lenti e dopo le sette non si vendono più fiori». Chi ama il jazz d’autore si ferma da Twisted. «Sono qui dal 2002 – dice Stefano Nuzzo – Oggi si fanno solo mangiare i turisti».
Chi vi giunge per la prima volta, tuttavia, ha la sensazione di vivere un’atmosfera di segreti. Nel quartiere c’è l’Antico Setificio Fiorentino coi telai disegnati da Leonardo da Vinci. La Moleria Locchi forgia cristalli per i Reali. C’è lo studio di scultura Galleria Romanelli. Le vetrine di Ceramic Art illuminano il borgo come pure lo studio del fotografo delle spose Marco Sabatini. Nella Cité “libreriacafé per la resistenza culturale” si ascolta musica dal vivo. Questo mix di vecchio e nuovo deve aver attratto Lonely Planet e le conseguenze di quella classifica si fanno sentire. «S’è impennata la richiesta di edifici da comprare e ristrutturare», dice Enea Porta titolare di GR Immobiliare. «La corsa a comprare era iniziata già mesi prima dell’articolo», dice Maurizio Di Cara di Sanfrediano Immobiliare. «Siamo qui da 25 anni e con il cambio generazionale, il quartiere è migliorato, molti appartamenti sono stati restaurati».
Il quartiere vive soprattutto di notte, attraendo giovani in cerca di movida. Una tendenza non del tutto nuova. A San Frediano sono nati tanti amori a colpi di cin-cin. Su piazza del Carmine si affaccia dal 1985 Dolce Vita, un cocktail bar civettuolo a cui piace lo slogan «la moda passa, lo stile resta» e ideatore dell’aperitivo all’italiana. San Frediano, insomma, sta attirando un pubblico nuovo, sperando ne rispetti quello che rimane della sua antica l’identità.