Corriere della Sera, 25 gennaio 2018
La fiducia non riesce a guadagnare punti
Numeri sui quali riflettere per i protagonisti della vita politica, economica e sociale. Nei loro confronti, la sfiducia corre forte nel mondo. Soprattutto nei Paesi democratici e, tra questi, in particolare negli Stati Uniti e in Italia: meno nei regimi guidati da vertici autoritari. Sembra un mondo a testa in giù ma è quello che esce dall’Edelman Trust Barometer 2018. Il gruppo americano di comunicazione e marketing Edelman ha condotto un sondaggio tra più di 33 mila persone in 28 Paesi. In via generale, su un indice tra zero e cento la fiducia in governi, media, imprese e Organizzazioni non governative (Ong) si ferma al livello 48. Solo quattro Paesi raggiungono l’area della fiducia (tra 60 e cento punti): Cina ( 74 ), Indonesia ( 71 ), India ( 68 ), Emirati Arabi Uniti ( 66 ). Due sono Stati non democratici, l’Indonesia è guidata da un presidente autoritario, Joko Widodo, l’India ha come primo ministro un leader «forte» (Narendra Modi). Dei quattro che stanno nella zona di fiducia neutra (tra 50 e 59 ), due sono democrazie, Olanda e Messico (entrambi a 54 ) e due sono Stati autoritari, Singapore ( 58 ) e Malaysia ( 53 ). Tutti gli altri cadono nell’area della sfiducia. In particolare, gli Stati Uniti perdono nove punti rispetto alla classifica 2017, a 43, stesso livello dell’Italia che ne perde cinque rispetto all’anno scorso. Questo per la valutazione generale dei quattro settori interessati. Se si considera la somma dei punti persi in ciascuna delle categorie, la situazione per Washington e Roma è ancora peggiore. America e Italia hanno le due maggiori cadute di fiducia in 12 mesi: 37 punti i primi, 21 la seconda. Peggioramenti estremi li registrano anche Brasile e Sudafrica ( 17 punti), India e Colombia ( 13 ). Miglioramenti estremi di fiducia ci sono invece in Cina ( 27 ), Emirati ( 24 ), Corea del Sud ( 23 ), Svezia ( 20 ), Malaysia ( 19 ), Polonia ( 17 ), Turchia ( 13 ): i Paesi guidati da «uomini forti» sembrano soddisfare maggiormente i cittadini. In Italia, la fiducia nel governo è al 27% (dal 31% dell’anno scorso), nei media al 45% (dal 48% ), nel business al 54% ( 55% ), nelle Ong al 46% ( 59% ). A livello globale, per la prima volta da quando esiste il Barometro Edelman, i media sono l’istituzione che raccoglie la maggiore sfiducia. Il 67% degli italiani si fida però del giornalismo, contro il 53% che sceglie le piattaforme (social network). Nel complesso, tempi poco brillanti per le democrazie. Preoccupante.