la Repubblica, 24 gennaio 2018
A Piazza Affari Italo prima delle Fs. I grandi soci vendono fino al 40%
Milano In termini di passeggeri, il Frecciarossa è sempre davanti, avendo una quota del 65 per cento del mercato. Ma nella corsa per la quotazione a Piazza Affari, la società pubblica è stata bruciata dal suo concorrente privato. Entro febbraio, sfruttando la corsa al rialzo dei mercati finanziari che sembra non rallentare mai, i treni di Italo faranno il loro ingresso alla Borsa di Milano. Lo ha annunciato ieri Nuovo Trasporto Viaggiatori ( Ntv), la società che gestisce il secondo operatore dell’alta velocità ferroviaria, comunicando di aver presentato la domanda di ammissione e la documentazione alla Consob. Ntv diventerà la prima matricola dell’anno. Così, mentre la quotazione delle Frecce ( l’Alta Velocità e gli Intercity delle Fs) è stata bloccata dalla politica – a causa delle elezioni – e rinviata al 2019, i soci di Ntv si preparano a incassare: venderanno un pacchetto tra il 35 e il40 %, cominciando a recuperare quanto investito a partire dal 2012.
La quotazione si annuncia interessante sotto molti aspetti. E non solo perché Ntv è l’unico operatore privato nel settore dell’Alta Velocità di tutta Europa, Inghilterra a parte: nel resto del continente, il servizio è gestito dal pubblico. Una caratteristica di cui i soci di Ntv si sono sempre vantati, sostenendo di aver contribuito a creare concorrenza sui prezzi, in effetti più bassi della media europea.
Ma chi incasserà dalla vendita delle azioni? In pratica, tutti i soci di Ntv, i quali cederanno una quota ciascuno – si presume in proporzione – dei loro pacchetti azionari. La società vede come primo azionista Intesa Sanpaolo ( con il 19,2%), seguita dal proprietario del marchio Tod’s Diego Della Valle (17,2%), dal gruppo Generali (14,6%) e dal fondo di investimento Peninsula con il 12,8%. Ci sono poi altri imprenditori presenti fin dalla fondazione: Luca Montezemolo (12,4%), Gianni Punzo (8%), Alberto Bombassei (4,9%).
Attorno alla quotazione non mancheranno gli spunti polemici. Ad esempio, sul ruolo di Banca Intesa che è allo stesso tempo, socio, creditrice ma anche uno dei consulenti finanziari del collocamento in Borsa: l’elenco degli advisor comprende infatti Banca Imi (controllata proprio da Intesa), Barclays, Credit Suisse e Goldman Sachs a cui si aggiunge anche UniCredit. A vendere parte delle sue azioni sarà anche l’attuale ad, Flavio Cattaneo: il manager già alla guida della Fiera di Milano, della Rai ( come dg), del gruppo Terna e fino al luglio scorso di Telecom Italia possiede il 5,1% del capitale, grazie a parte delle liquidazioni ricevute da Terna e Telecom.
Cattaneo è considerato il dirigente che ha salvato Ntv e l’ha portata all’utile. La partenza non era stata delle migliori: tra il 2013 e il 2015 ha bruciato 300 milioni. Ma era scritto: non aveva un numero sufficiente di treni ( e quindi di corse) per fare concorrenza al Frecciarossa. Cattaneo ha così sfruttato l’entrata in servizio di nuovi convogli ma ha anche ristrutturato il debito con le banche, convinto i sindacati a ridurre temporaneamente gli stipendi e sfoltito il livello dei dirigenti. Oltre ad aprire il contenzioso con Rete ferroviaria, la società di gestione dei binari per avere spazi adeguati nelle stazioni per biglietterie e sale d’attesa. Tutte manovre che hanno permesso di ottenere negli ultimi due anni utili per 65 milioni, mentre i ricavi sono saliti dai 310 milioni del 2015 ai 454 dell’anno scorso. Ma quanto vale Ntv? Detto che la vendita sarà rivolta solo ai professionisti ( banche e fondi) e non ai piccoli risparmiatori, è chiaro che Cattaneo dovrà convincere gli investitori che grazie ai nuovi treni in arrivo e ai nuovi servizi i conti miglioreranno e soprattutto il titolo salirà. Sarà una bella sfida con il mercato: al momento circolano valutazioni poco attendibili che valorizzano la società da 500 milioni a due miliardi (più i debiti, 443 milioni a fine 2017). Se ne capirà di più nei prossimi giorni, quando verrà presentata la forchetta di prezzo e inizieranno gli incontri con gli investitori.