la Repubblica, 24 gennaio 2018
Un guaio ambientale i tanti ippopotami di Pablo Escobar
L’ultima, imbarazzante eredità che Pablo Escobar – ucciso 25 anni fa a Medellín dalle forze speciali antidroga – ha lasciato alla Colombia non ha nulla a che fare con il traffico di cocaina né con la scia di sangue provocata dai suoi “sicarios” nella terribile guerra senza quartiere scatenata contro lo Stato. Il problema creato dal signore dei narcos è costituito da quegli ippopotami che il “patrón” del cartello di Medellín acquistò per popolare il bizzarro zoo della sua Hacienda Nápoles, la sterminata e lussuosissima tenuta della provincia di Antioquia costruita quando la rivista Forbes lo inseriva al settimo posto nel ranking degli uomini più ricchi del mondo.
Quando Escobar fu costretto ad abbandonare la sua residenza preferita per cominciare una lunga fuga conclusa in modo tragico, tutto ciò che c’era all’interno della Hacienda Nápoles venne sequestrato.Compreso lo zoo: dalle giraffe ai rinoceronti e altri animali. Ma i quattro ippopotami comprati negli Usa continuarono a scorazzare nelle acque del fiume Magdalena. Il guaio è che da allora si sono riprodotti. Ora pare siano più di 50. E le autorità ambientali temono che venga messa a rischio la biodiversità colombiana.