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 2018  gennaio 22 Lunedì calendario

Il Veneto tira le Dolomiti in testa alla Rai

La Rai dimentica che la metà delle Dolomiti patrimonio dell’Unesco si trova in Veneto e inevitabilmente scoppia la polemica. Alberto Angela, nel corso del programma in prima serata Meraviglie la penisola dei tesori, in onda su Rai1, ha realizzato un servizio dalle vette di Trento e Bolzano, dimenticandosi però di parlare di Belluno, dove si trova il 46 per cento delle Dolomiti Unesco, contro il 36 del Trentino Alto Adige. 
La cosa, chiaramente, tra gli abitanti della città veneta ma più in generale di tutta la regione non è passata inosservata, tanto che il presidente della Provincia, Roberto Padrin, ha deciso di sferrare un pesante attacco al servizio pubblico: «Molti mi hanno scritto e telefonato lamentandosi per il programma», dice. «In molti sostengono che Angela abbia citato solo il Trentino Alto Adige perché Trento e Bolzano hanno pagato. Io non voglio credere che sia così, perché se la televisione di Stato indirizza l’informazione per convenienza economica è molto più che grave. Se invece si tratta di disinformazione», prosegue Padrin, «sarebbe meglio che qualcuno rimediasse. Ma verificheremo, perché i modi ci sono». Durissima anche la reazione dell’associazione territoriale veneta Vivaio Dolomiti: «Ancora una volta la Fondazione Dolomiti Unesco si rivela dannosa per la nostra terra in quanto non promuove adeguatamente le meraviglie bellunesi». «Nel servizio pubblico servirebbe più accuratezza», aggiunge Irma Visalli, che da assessore provinciale di Belluno si batté per il riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’umanità. «Io a un certo punto ho smesso di sentire la voce di Angela perché ero rapita dalle immagini, che erano davvero fantastiche», prosegue. «Il servizio aveva degli aspetti positivi, ma anche alcuni errori clamorosi e pochi contenuti, e su questo il rammarico è inevitabile, perché c’è molto da dire sulle Dolomiti». 
Insomma, a Belluno, sulle “Meraviglie” di Alberto Angela il cui programma, va detto, è seguitissimo e molto apprezzato è scoppiata una bufera. Anche perché non è certo la prima volta che il Veneto si vede scippare le Dolomiti o da Trento o da Bolzano. Uno dei furti più maldestri, perché poi l’autore espose la refurtiva, avvenne nel 2012 in occasione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Allora l’Alto Adige, all’interno del proprio stand, espose una gigantografia delle Dolomiti bellunesi di Arabba spacciandole per proprie. Il fatto è che alla Borsa del Turismo c’erano anche i legittimi proprietari di quelle montagne, ossia i cittadini e gli amministratori veneti, che denunciarono pubblicamente l’accaduto. 
Tre anni prima il sito regioni-italiane.com aveva inserito Cortina tra le offerte turistiche del Trentino Alto Adige scatenando l’ira della Regione Veneto. Tra gli esponenti della giunta guidata dal leghista Luca Zaia ci fu un certo malumore anche quando la rivista de La Prova del cuoco (altra trasmissione di Rai1), nella rubrica dei “Quiz di Nonna Pina” scrisse che l’intera produzione del formaggio Asiago avviene in Trentino, dimenticandosi dell’altopiano veneto da cui prende il nome. 
Ora ci risiamo: il servizio pubblico ha censurato ancora una volta il Veneto. E la beffa è che lo ha fatto incassando anche i complimenti del premier Gentiloni che in un tweet ha esultato per i quasi 6 milioni di spettatori che hanno seguito la puntata: «#Meraviglie con #AlbertoAngela orgoglio della grande bellezza italiana. Quando la Rai fa la Rai. #ServizioPubblico». Ecco, appunto.