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 2018  gennaio 22 Lunedì calendario

La via dell’Ikigai per la vita quasi infinita

Volete arrivare a 111 anni? C’è una nuova parola da tenere a mente: Ikigai, che potrebbe essere tradotta come «la felicità di essere sempre occupati». Pare sia la causa (o almeno una delle più importanti) della straordinaria longevità a Ogimi, il «paese dei nonni», sull’isola di Okinawa, ovvero 24,55 centenari ogni 100 mila abitanti, un valore più alto della media mondiale.
La spiegazione non va cercata solo nell’alimentazione, nel contatto con la natura, nelle tre tazze di sanpincha al giorno (un misto di tè verde e fiori di gelsomino, qui difficile da trovare) e nel clima subtropicale (la temperatura media di Okinawa è simile a quella delle Hawaii), ma nell’ikigai, nell’avere uno scopo nella vita. Più semplicemente, il motivo per cui ci alziamo la mattina. Non è così facile trovarlo, può volerci tempo, ma ne vale la pena. Forse è questo il segreto dei pochi privilegiati che hanno sviluppato la variante della proteina Bpifb4, scoperta nel genoma dei centenari e battezzata «Lav», («Longevity associated variant»): è capace di rallentare e invertire processo di invecchiamento. Forse un giorno verrà sviluppato un farmaco per tutti, ma nel frattempo possiamo seguire qualche buon esempio.
Oltre il multitasking
Héctor Garcia (di Valencia, vive a Tokyo dal 2004) e Francesc Miralles, esperto di psicologia e spiritualità, hanno studiato i super-anziani di Ogimi e il risultato è un libro, «Il metodo Ikigai» (Rizzoli) disponibile da domani e che ha già fatto il giro del mondo. Pubblicato in 36 lingue, lanciato negli Usa da Oprah Winfrey, raccomandato dall’ordinatrice internazionale Marie Kondo, invita a un mutamento dello stile di vita. Non così radicale, ma insomma... Punto-cardine: il «multitasking» non è raccomandabile. Passare da un’attività all’altra fa perdere tempo e aumentare il numero di errori. Singolarmente prese, le indicazioni sono tutte ottime: camminare 20 minuti al giorno, alzarsi da tavola con ancora un po’ di fame (i centenari hanno istintivamente scoperto i benefici della «restrizione calorica», prima che la medicina la raccomandasse come anti-cancro), difendersi dalla luce, schermi dei computer compresi, giocare, prendersi cura di un gatto, di un cane, di un orto, fare un bagno rilassante prima di andare a dormire, non passare troppo tempo davanti alla tv. Chi sta seduto a lungo deve alzarsi ogni 30 minuti. È il mix di attività a essere interessante, la sinergia corpo-mente. Aggiunta all’assenza del concetto «andare in pensione». In giapponese non esiste una parola che significhi «smettere per sempre di lavorare» (tra un po’ forse anche da noi, tra una riforma e l’altra) e continuare a farlo è più facile per chi ha trovato il suo Ikigai.
Il metodo spazia dalle tecniche antistress alla logoterapia (il contrario della psicoterapia: non indaga nel passato e lascia fluire le emozioni), dalla meditazione Naikan alla pratica del qigong (esercizi che stimolano la respirazione e abbassano la pressione), da attitudini più filosofiche come «essere immersi nell’esperienza» e «vivere il qui e ora», fino a sorprendenti indicazioni per superare il «blocco dello scrittore». «Uno dei problemi che dobbiamo affrontare, circondati dalla tecnologia e dalle distrazioni – spiegano Garcia & Miralels – è concentrarsi su una cosa sola. Stiamo ascoltando un video su YouTube mentre scriviamo una mail, quando si apre una finestra della chat e rispondiamo. All’improvviso lo smartphone ci vibra in tasca, leggiamo il messaggio e torniamo al computer per aprire Facebook. Dopo mezz’ora ci siamo dimenticati della mail».
Lavare i piatti ogni sera
Rimedi? Allenare la mente, «staccare», anche con anche l’aiuto del lavoro manuale. Bill Gates afferma di lavare i piatti ogni sera, Richard Feyman, uno dei fisici più importanti della storia, ridipingeva le pareti dell’ufficio. Cristiana Capotondi rifà il letto. Laura Chiatti trova rilassante mettere in ordine. Tutto nella speranza che si manifesti la variante della proteina «Lav» che foneticamente suona come «love», amore. Per una vita lunghissima.