La Stampa, 22 gennaio 2018
La vacanza da nababbo di Poroshenko. Sei giorni alle Maldive per 500 mila dollari
In vacanza in gran segreto alle Maldive in un lussuoso resort su un’isola privata. Il presidente ucraino Petro Poroshenko e i suoi familiari hanno trascorso così la prima settimana del 2018: un super viaggio che è costato al capo di Stato la bellezza di mezzo milione di dollari, e soprattutto – una volta scoperto – l’indignazione di molti suoi concittadini, che spesso stentano ad arrivare a fine mese.
Incalzata, l’amministrazione presidenziale è stata costretta ad ammettere la «breve visita privata» di Poroshenko «alle Maldive» e la tv Skhemy – che ha fatto venire a galla questa storia – ha raccontato i dettagli della vacanza «top secret». Poroshenko e famiglia, in tutto 10 persone, sono stati alle Maldive dal 2 all’8 gennaio, ospiti di un resort a 5 stelle costato 46 mila dollari a notte: il Cheval Blanc Randheli, dove il presidente ucraino si è fatto registrare con un nome forse più da film comico che da 007: «Mr. Petro Incognito».
Poroshenko – che ha fatto fortuna nell’industria dolciaria ben prima di essere eletto presidente – ha raggiunto le Maldive su un jet privato, un Dassault Falcon 7X della turca Setair. Costo stimato dei voli di andata e ritorno: 154.000 euro.
Una volta sull’isola, il presidente ucraino ha speso altri 37.550 dollari per «servizi aggiuntivi»: pasti, gite in barca, immersioni. E lo ha fatto pagando in denaro sonante nonostante la legge obblighi a dichiarare alla dogana se si viaggia con più di 10.000 euro in contanti.
Il fatto è che forse Poroshenko e famiglia non sono stati sottoposti proprio a nessun controllo, né dalle autorità doganali né dalla polizia di frontiera. Altrimenti – spiega la tv Skhemy – è difficile spiegare come mai siano passati appena 4 minuti tra l’atterraggio del jet privato all’aeroporto di Kiev e la partenza da lì di diverse auto con a bordo il presidente e i suoi familiari. Inoltre, i passeggeri del Falcon erano probabilmente tutti registrati sotto falso nome.
Il capo di Stato – sottolineano dalla presidenza – «ha pagato per il viaggio con il proprio denaro, e ciò emergerà dalla dichiarazione dei redditi elettronica». Andare in vacanza alle Maldive non è di certo un reato. Ma gli elettori ucraini potrebbero non perdonare al loro presidente un viaggio da paperone mentre il Paese è economicamente in ginocchio e nel Donbass prosegue il conflitto tra le truppe di Kiev i separatisti filorussi. Con ogni probabilità è proprio per questo che Poroshenko non voleva si sapesse della sua trasferta esotica. Il viaggio alle Maldive non è però l’unico passo falso compiuto in questi anni dal presidente ucraino. Nel 2016 Poroshenko fu fotografato in vacanza in Spagna, e i reporter di Ukrainska Pravda scoprirono che possiede una villa sulla Costa del Sol non dichiarata tra le sue proprietà perché appartiene ufficialmente a una sua azienda. Sempre nello stesso anno, fu coinvolto nello scandalo dei Panama Papers, accusato di aver creato una società offshore per evadere milioni di dollari di tasse. Non proprio il massimo per chi si erge a paladino della trasparenza e della lotta alla corruzione nell’Ucraina post-Maidan.