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 2018  gennaio 22 Lunedì calendario

Ma mi faccia il piacere

Emergenza rifiuti. “Raffaele Sollecito: ‘Non riesco a trovare una brava ragazza’” (Libero, 16.1). Strano, eppure gli morivano tutte dietro.
Concorrenza sleale. “I vescovi strigliano i partiti: ‘Basta promettere miracoli’” (La Stampa, 14.1). Sennò che ci stiamo a fare noi?
Rastrellamenti. “Sono pronto per la campagna elettorale: il mio collegio sarà Firenze. Passo dall’auto blu alla vespa blu: andrò casa per casa” (Matteo Renzi, segretario Pd, Quotidiano Nazionale, 8.1). Cioè passa alle minacce.
Esorcismi. “Berlusconi apre la campagna visitando la tomba di Craxi ad Hammamet” (la Repubblica, 14.1). Per non dimenticare mai perchè entrò in politica.
Due razze e due misure. “Non possiamo accettare tutti perché tutti non ci stiamo, quindi dobbiamo fare delle scelte. Dobbiamo decidere se la nostra etnia, se la nostra razza bianca deve continuare a esistere o se deve essere cancellata” (Attilio Fontana, Lega Nord, candidato del centrodestra a governatore della Lombardia, Radio Padania, 11.1.2018). “Se uno vuole continuare la nostra razza, se vogliamo dirla così, è chiaro che in Italia bisogna iniziare a dare un sostegno concreto alle mamme e alle famiglie. Altrimenti si rischia l’estinzione tra un po’ in Italia” (Patrizia Prestipino, membro della direzione nazionale del Pd e responsabile del dipartimento Difesa degli animali, Radio Cusano Campus, 25.7.2017). Il Fontana e la Fontanella.
L’erba del vicino. “Nella mia casa in Sardegna ci sono molte piante ed erbe medicinali. Molti studenti vengono a visitare. Tra queste erbe c’è pure quella del Viagra” (Silvio Berlusconi, presidente FI, Matrix, Canale5, 16.1). “Con Confalonieri ci siamo ricordati che, a scuola dai salesiani, facevamo la gara a chi faceva la pipì più lontano. Mi ha detto: rifacciamolo. Ci mettiamo lì e a un certo punto fa: me la son fatta sulle scarpe. E io: allora hai vinto tu” (Berlusconi, Quinta Colonna, Rete4, 18.1). Avranno tosato l’erba.
Congiuntivite. “Il Movimento ha sempre detto che noi volessimo fare un referendum sull’euro” (Luigi Di Maio, leader 5Stelle, Primocanale, 3.1). E che è, una gara con la Fedeli?
Programmi di evasione. “Berlusconi: ‘Patto col Pd se accetta il nostro programma’” (Libero, 12.1). Ma se te l’ha copiato.
Samsonite. “Il processo diventa comizio: Di Matteo contro Berlusconi. Ma così danneggia la magistratura” (Piero Sansonetti, Il Dubbio, 12.1). Tranquillo, tesoro, si chiama requisitoria. Ogni tanto capita.
Il nuovo Solzenycin. “Se Povia ha desiderio di candidarsi con noi, bussi e gli sarà aperto. Mi farebbe molto piacere. Ha pagato di persona per le proprie idee, ci sono pochi esempi come lui e merita rispetto. ‘I bambini fanno oh’ e ‘Il piccione’ sono canzoni che abbiamo nella testa un po’ tutti. Povia è un cantante popolare che ha fatto la storia della musica italiana” (Mario Adinolfi, leader Popolo della Famiglia, Radio Cusano Campus, 11-1). Ma erano poi così brutti, ‘sti gulag?
Il tenorino. “Come Presidente del @maggiomusicale sostengo la decisione di cambiare il finale di #Carmen, che non muore. Messaggio culturale, sociale ed etico che denuncia la violenza sulle donne, in aumento in Italia” (Dario Nardella, sindaco Pd di Firenze, Twitter, 7.1). Qualche speranza anche per Violetta: non era tisi, era influenza.
Riot Papers. “Dagli anni 70 a oggi il vero giornalismo è passione per la verità” (Gianni Riotta, La Stampa, 16.1). Esclusi i presenti, si capisce.
C’è chi può e chi non può. “De Benedetti ama Repubblica, ma vuole liberarsene. La ama come quegli ex che provano a sfregiare la donna che hanno amato male e che non amano più” (Eugenio Scalfari, la Repubblica, 19.1). Oddio, e adesso chi li sente Renzi, Serracchiani, Fedeli, Madia e gli altri tipini delicati in difesa di Lucia Annibali? Tranquilli, non li sente nessuno perchè stavolta non parla nessuno. Nemmeno la Annibali.
Historia magistra vitae. “Pur di distruggere Renzio, quelli di LeU distruggono anche la sinistra. Non hanno imparato nulla dalla guerra a Craxi” (Sergio Staino, “vignetta” su Il Dubbio, 16.1). Giusto, dovevano mettersi a rubare pure loro.
Il titolo della settimana/1. “In che senso ‘Sono tornato’? Perchè il prossimo (comico) film sul Duce è il più efficace atto di accusa contro lo stile parafascista del grillismo” (rag. Claudio Cerasa, Il Foglio, 16.1). E non ha ancora visto Morto Stalin se ne fa un altro.
Il titolo della settimana/2. “Esistono ancora le vergini! Questa vale un milione” (Renato Farina, Libero, 17.1). Eddai, Betulla, non fare il taccagno!