La Stampa, 20 gennaio 2018
La disponibilità senza condizioni della sinistra
Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali, non è affatto disposto a rinunciare alla prospettiva di un accordo tra il suo partito e i 5 stelle. Neppure se a escluderla è il fondatore e garante del Movimento, Beppe Grillo. Tornato in campo per presentare il nuovo simbolo delle liste stellate, senza il suo nome, Grillo, quando gli hanno chiesto di possibili alleanze, anche in relazione a quanto aveva detto il capo politico Luigi Di Maio («Se vinceremo ma non avremo la maggioranza, lanceremo un appello a chi ci sta»), ha riproposto la sua contrarietà a qualsiasi tipo di contaminazione con altre forze politiche, paragonando M5S a un panda, animale vegetariano a cui si vorrebbe far mangiare «carne cruda».
Grasso, si sa, era stato eletto alla presidenza del Senato anche con una dozzina di voti 5 stelle. E a dispetto di altre personalità di LeU (come la presidente della Camera Laura Boldrini, assolutamente contraria a un avvicinamento ai 5 stelle), ha sempre cercato di tenere aperta una finestra aperta verso il Movimento. Così ha subito reagito, ammonendolo dal rischio di fare troppo il «duro e puro», a Grillo. Il quale tuttavia, con ogni evidenza, non si era riferito a lui, ma parlava in generale, e soprattutto inaugurava il ritorno in campagna elettorale alla sua maniera, senza le accortezze da candidato premier finora adoperate da Di Maio.
Resta da capire perché Grasso insista a riproporre un approccio che, almeno in campagna elettorale, non può essere accettato dai 5 stelle, che in questa fase puntano a consolidare la posizione di prima lista singola e sanno che i loro elettori non capirebbero un cambio di linea rispetto al rifiuto delle alleanze. Difficile che il leader di LeU possa aver avuto qualche affidamento dall’interno di M5S, in una fase così delicata come quella attuale. Possibile invece che la sua insistenza sia mirata a marcare un atteggiamento di disponibilità incondizionata, che oggi magari potrebbe sembrare sbilanciato e non essere condiviso all’interno di Liberi e Uguali, ma domani, nella complicata situazione che tutti si aspettano a urne chiuse, chissà.