Corriere della Sera, 20 gennaio 2018
Il muro in cortile che separa gli alunni belgi
BRUXELLES Un muro in una nuova scuola in costruzione a Bruxelles – per separare i bambini valloni da quelli fiamminghi durante la ricreazione – ha rilanciato i dubbi sui continui e spesso sorprendenti contrasti tra le due principali comunità del Belgio. Anche sui media locali, abituati alle tradizionali e irriducibili incomprensioni tra i valloni francofoni del Sud e i fiamminghi di origine olandese del Nord, questo caso emblematico è stato considerato l’ennesima occasione persa di maggiore comprensione e integrazione in un Paese dove il caso Catalogna ha di nuovo rilanciato le spinte separatiste.
La scuola in costruzione si trova nel comune di Schaerbeek, uno dei 19 in cui è divisa Bruxelles. L’assessore competente ha spiegato la necessità del muro di separazione degli alunni con un problema di finanziamenti. Nel Belgio federale sono spesso elargiti da organismi autonomi delle comunità linguistiche. Pertanto, pur essendo la scuola ospitata in un unico edificio, le autorità valloni e fiamminghe si sarebbero entrambe rifiutate di contribuire ai costi della parte destinata all’altra comunità. In pratica avrebbero preteso che, nel sito Van Oost a Schaerbeek, fosse attuata una netta separazione tra gli spazi per i 600 alunni francofoni e i 250 fiamminghi. Il muro nel cortile per la ricreazione sarebbe stata così una scelta obbligata.
Dall’inaugurazione prevista nel settembre prossimo, gli alunni, che magari nel tempo libero sono amici e si frequentano indipendentemente dalle origini di famiglia, si scopriranno separati negli intervalli tra le lezioni. Fortunatamente la costruzione dell’unica palestra è stata finanziata dalle regione Bruxelles-capitale, che applica un regime rigorosamente bilingue (perfino nelle denominazioni delle strade o delle stazioni dei mezzi di trasporto viene usato sia il francese che il fiammingo).
Anche l’orto pedagogico è stato pagato autonomamente dal comune di Schaerbeek, egualmente bilingue (come gli altri 18 comuni cittadini). Almeno in questi due spazi, quindi, non ci dovrebbero essere divisioni e potranno essere sviluppate attività comuni per i bambini valloni e fiamminghi. Ma il risalto avuto sui media belgi da questa vicenda potrebbe consentire anche la limitazione a un metro dell’altezza del muro divisorio e alla costruzione di passaggi in grado di far incontrare gli alunni delle due comunità, durante la ricreazione, per particolari eventi.