Avvenire, 20 gennaio 2018
L’asse Francia-Germania, nel ’63 la firma del primo patto tra De Gaulle e Adenauer
Presentata ormai da Parigi e Berlino come una premessa indispensabile per ogni nuovo “balzo in avanti” dell’Europa, l’idea di un «motore franco-tedesco» resta molto debitrice del Trattato dell’Eliseo, firmato nella capitale francese il 22 gennaio 1963 dal presidente Charles de Gaulle e dal cancelliere Konrad Adenauer.
Fra le sponde del Reno, quel trattato d’amicizia conserva un’eccezionale valenza simbolica, dati i precedenti capitoli sanguinosissimi nelle relazioni fra gli ex «nemici ereditari». Non è un caso che 55 anni dopo quella firma, in questo 2018 che segna pure il centenario della fine della Grande guerra, il presidente Emmanuel Macron abbia promosso un nuovo trattato bilaterale con Berlino. L’annuncio era giunto alla Sorbona il 26 settembrescorso, durante la presentazione dell’«Iniziativa francese per l’Europa». Evocando la necessità di una nuova spinta pionieristica dei Paesi europei, Macron aveva affermato: «Questo spirito pionieristico e concreto è proprio quello del Trattato dell’Eliseo. Allora, lavoriamo e consegniamo questi impegni comuni in un nuovo trattato di cooperazione che potremo firmare assieme per il 55mo anniversario del trattato fondatore, il 22 gennaio 2018. Rifacciamo un Trattato dell’Eliseo il prossimo 22 gennaio». Il testo del 1963 specificava la necessità di accrescere la cooperazione franco-tedesca nei campi delle relazioni internazionali, della difesa e dell’educazione. Da allora, le agende di Stato dei due Paesi hanno conosciuto regolari vertici di concertazione a livello politico e militare.All’epoca, nell’ottica francese, l’accordo rientrava pure nel tentativo di edificare un’Europa continentale indipendente dall’influenza americana. Non a caso, il testo originale del Trattato non cita Washington o Londra, né la Nato. Ma i tedeschi li evocheranno in uno specifico preambolo, votato al momento della ratifica parlamentare. Strettamente legato al clima di fiducia rafforzata dalla nascita della Cee nel 1957, il Trattato dell’Eliseo presentava nondimeno molte specificità, come la particolare insistenza sulla necessità di un avvicinamento dei popoli francese e tedesco, ad esempio attraverso l’apprendimento incrociato della lingua dell’“altra riva”. Fra le istituzioni figlie del Trattato, figura l’Ufficio franco-tedesco della gioventù, i cui programmi di scambio poggiano anche su una rete di licei francotedeschi. Lungo i decenni successivi, nello spirito del Trattato, ha acquisito rilevanza pure la cooperazione scientifica bilaterale, accanto ai gemellaggi fra regioni e città dei due Paesi, fino al simbolico prolungamento, l’anno scorso, di una linea di tram di Strasburgo fino alla tedesca Kehl.