Corriere della Sera, 19 gennaio 2018
Le lezioni di Barenboim in un cartoon
PARIGI «Cinque anni fa io e Piero Maranghi siamo andati a trovare Daniel Barenboim con l’idea folle di chiedergli di diventare il personaggio di un cartone animato. Ma la risposta è stata ancora più folle, perché ha accettato subito», dice il produttore Giorgio Welter nella sede di France Télévisions, il servizio pubblico francese.
«Max & Maestro» è il racconto di come due mondi – rap e musica classica – possono incontrarsi. Cinquantadue episodi di 11 minuti ciascuno, ambientazione urbana tra skateboard e giradischi per deejay. Max suona la tastiera in un gruppo hip hop e ama il calcio. Un giorno il pallone finisce nel maniero del «tipo strano», un signore con i capelli bianchi che suona e ascolta musica classica.
Il ragazzino si fa coraggio, entra nella casa per recuperare il pallone, e così ascolta per la prima volta il preludio in do maggiore di Bach. Una folgorazione. Da quel momento nasce una collaborazione, il Maestro viene a sua volta affascinato dall’«orecchio assoluto» di Max, che ha solo bisogno di essere aiutato a imparare e conoscere la musica.
«Le tre televisioni pubbliche di Italia, Francia e Germania si sono associate – dice Luca Milano, direttore di Rai Ragazzi – per creare una serie sulla musica, ma anche sul coraggio di fare le proprie scelte, di non essere conformisti».
Niente avvicina l’ambiente di Max alla musica classica, sentita per caso qualche volta magari in una pubblicità, e i suoi compagni infatti la considerano una «musica per vecchi strambi». Ma Max adora Bach e Chopin e trova nel maestro Barenboim un amico che gli fa scoprire i Notturni ma è anche capace di mixare le tracce della band per farle suonare meglio.
Le musiche originali dei 52 episodi di 11 minuti ciascuno sono state affidate a Akhenaton, una delle figure storiche del rap francese. «Sono molto fiero di affiancare il maestro – dice —. Questo è un periodo in cui si usano molto categorie rigide, mentre io penso che classica, rap o jazz non importa, è tutta musica. Ho avuto la fortuna di cominciare a fare rap in una fase in cui si campionava tutto, anche pezzi di musica sinfonica. Oggi c’è più diffidenza tra i vari mondi, per questo la serie è molto interessante, porta ad abbattere barriere che per me non hanno senso».
Durante la presentazione di Parigi vengono mostrati i primi due episodi. Il tono è indovinato, la musica classica viene desacralizzata e il rap rispettato. In modo scanzonato si spiegano ai bambini le basi di tutta la musica: per esempio, la differenza tra un brano in maggiore e uno in minore, che Max preferisce perché in quel momento è triste dopo avere litigato con la sua amica.
«Ho accettato senza esitazioni perché è un progetto straordinario – dice Barenboim —, riesce a spiegare il legame tra musica e vita quotidiana. L’idea di avvicinare i bambini alla musica classica è molto progressista, mi piace. Quando abbiamo una conversazione con qualcuno, ascoltiamo e l’altro parla. Nella musica sono due attività che si fanno simultaneamente, questo aiuta lo sviluppo del cervello e la comprensione dell’altro. La musica non è solo razionale o emozionale, è fatta di tanti elementi che si uniscono».
«Max & Maestro» andrà in onda in primavera su Rai Gulp, oltre che su France 4, TV5 Monde e la rete tedesca HR, e sarà poi distribuita in altri Paesi.