Corriere della Sera, 19 gennaio 2018
Maldive, la rinascita delle isole
I grandi resort maldiviani non si lasciano sfuggire una parola in più sugli ospiti «speciali» presenti in casa: la privacy del cliente è sacra. Ma nell’era di Instagram è difficile mantenere il segreto: durante le feste di Natale calciatori (spesso le fotografe sono le mogli...), modelle e popstar hanno postato immagini scattate durante le vacanze al caldo, disegnando una mappa di nuovi indirizzi. La tentazione di uscire allo scoperto è comprensibile: come scrive Sarah Harvey nella rivista Inflight, distribuita a bordo di Trans Maldivian Airways, la flotta locale di idrovolanti, «le Maldive sono uno dei luoghi più instagrammati al mondo, perché tra fondali turchesi e spiagge bianchissime il wow-factor è sempre in agguato».
Dopo qualche anno difficile – tra crisi economica e paura degli attacchi terroristici – anche per gli italiani è di nuovo l’ora delle Maldive. Secondo i dati diffusi dal Ministero del Turismo delle Maldive l’incremento dei viaggiatori italiani prosegue costantemente: nei primi sei mesi del 2017 i turisti dall’Italia sono cresciuti del 26% rispetto all’anno precedente. Una crescita seconda solo a quella del turismo dalla Russia (+37%). E durante le recenti vacanze natalizie, l’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating italiano, ha fotografato un aumento delle prenotazioni (+10%) verso destinazioni di mare in inverno, con una predilezione per le Maldive. Ecco quali sono i motivi del ritorno delle isole nei sogni degli italiani (e non solo).
I voli intelligenti
Le Maldive non sono propriamente a portata di mano, e non solo per motivi economici. Il tempo medio per raggiungere gli atolli varia dalle 10 alle 15 ore. Ma il nuovo volo diretto Alitalia Roma-Fiumicino-Malé, operativo dallo scorso novembre, ha accorciato le distanze. Si viaggia di notte e ci si risveglia in un piccolo paradiso, tre volte a settimana: il rientro è invece di giorno, con arrivo a Roma alle 20. Per esaudire tutte le richieste, durante le feste natalizie il volo è stato operato da aerei Boeing 777-200 da 293 posti. Una curiosità: il volo di rientro dalle Maldive del 14 gennaio aveva a bordo gran parte del campionato di calcio italiano, con Francesco Totti di ritorno dal Constance Halaveli Resort che viaggiava con Bonucci, Chiellini, Immobile e l’allenatore della Lazio Simone Inzaghi.
L’«italian-touch»
«Molti clienti in viaggio amano trovare l’italian-touch dall’altra parte del mondo, magari banalmente un direttore con cui è facile parlare o la bottiglia dell’acqua minerale preferita», spiega Ettore Sarzi, fondatore dell’agenzia milanese Skorpion Travel specializzata in viaggi alle Maldive, che stila una classifica dei resort più ambiti del Capodanno 2018. «Tra questi ci sono il Four Seasons Maldives at Landaa Giravaruu e il Constance Halaveli, due posti in ascesa tra gli italiani, anche per la cura che ci mettono i direttori». Armando Kraenzlin, storico general manager del Landaa Giravaruu (il nome significa sabbie rotanti, per via dei diversi disegni che compongono dopo le maree) festeggia un anno di grande successi. Il resort Biosfera Unesco, raggiungibile in 35 minuti di volo e scelto a Natale da Alessia Marcuzzi, Claudio Marchisio e Simone Inzaghi, è promotore di un lusso selvaggio: anche per la eccellente cena di teppanyaki si indossano le infradito e il nuovo chef del ristorante italiano Ciro vizia gli ospiti con fuori carta come gli scialatielli, serviti in una lingua bianca di sabbia. Ma è la spa ayurvedica il vero fiore all’occhiello della struttura, così come i nuovi corsi di anti-gravity yoga o quelli del dottor Umesh Dwivedi. La parola d’ordine è «breath», respiro. Tutti invitano a prendersi un momento di pausa e la guru Angelika Alexander durante i primi giorni di gennaio ha spiegato come uscire dall’apnea della vita frenetica.
«Puntiamo sullo star bene piuttosto che sul celebrity-led», dice con un po’ di riserbo Kraenzlin, anche se è stato difficile ignorare la presenza nel resort del super tatuato Justin Bieber in compagnia della madre Pattie Mallette. Pare che mamma e figlio abbiano scelto per le vacanze di Natale l’isola privata di Voavah, sempre del gruppo Four Seasons, dedicando una giornata all’escursione nella vicina Landaa dove Bieber si è prenotato un massaggio. La spa ayurvedica ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali e la hair-spa Rossano Ferretti vede sfilare volti del jet set mondiale che spesso prenotano con un nome di fantasia. È di pura fantasia anche il nome che di volta in volta viene dato alle tartarughe ricoverate nella nursery del resort, recuperate dai biologi marini e curate fino alla completa guarigione: l’ultima liberata è stata Xenia, che ha ripreso il largo lo scorso 12 gennaio dopo tre mesi di medicamenti alla zampa mutilata. Il Diving Marine Center è uno dei più attrezzati delle Maldive: qui si può adottare un corallo e contribuire al ripopolamento dei fondali.
Scivoli e menu subacquei
Può essere il turchese abbagliante dell’acqua o l’immersione nei fondali tra pesci pappagallo. Il wow-factor alle Maldive è sempre dietro l’angolo: il resort Soneva Jani, nell’atollo di Noonu (172 km in idrovolante da Malè) è uno di quelli più alla moda e stupisce con le water villa su due piani attrezzate con scivolo, per tuffarsi in mare appena svegli dopo una veloce discesa. L’Anantara Kihavah oltre che con beach villa da 250 mq sorprende con il ristorante subacqueo Sea, dove le pareti trasparenti fanno sì che i vicini di tavolo siano proprio i pesci. È uno dei più belli delle Maldive, perché costruito sulla barriera corallina.
Stagione di saldi
Dopo l’esclusivo periodo natalizio, anche alle Maldive è periodo di saldi. Tra Capodanno cinese e Carnevale è già difficilissimo trovare posto, ma chi riesce può approfittare del 40 per cento di sconto nei resort Anantara Maldives, del 30 per cento al Costance Halaveli e del 20 al Costance Moofushi, altro resort molto amato per l’all inclusive di qualità (nel prezzo è compreso anche lo champagne ai pasti) e la formula divertente, con djset serali sulla spiaggia. «Il successo delle Maldive rispetto ai Caraibi è tutto nell’informalità – aggiunge Sarzi dal suo osservatorio privilegiato —. Mentre nei resort caraibici resiste ancora quel formalismo inglese che impone il dress-code, alle Maldive si va a piedi scalzi. C’è solo una categoria di persone a cui non vendo il viaggio alle Maldive e sono i claustrofobici».
Chi sale e chi scende
C’è la piccola Athuruga, prediletta da Michelle Hunziker, che resiste nel tempo, grazie alla accurata ospitalità. C’è invece un gigante come Soneva Fushi (quello che ha lanciato il celebre claim «no news no shoes») che dopo 20 anni comincia a vacillare. Tra le 1190 isole, raggruppate in 27 atolli e sparse su una superficie di 90.000 km2, raggiungibili tramite speedboat o idrovolanti della TMA, ci sono continui cambiamenti.
Secondo gli appassionati di immersioni, la barriera corallina più bella rimane quella del Banyan Tree Resort nell’atollo di Kaafu, molto vicino all’aeroporto internazionale di Malè. Anche alle Maldive si fa strada lentamente il turismo esperenziale: se il Four Seasons Maldives at Landaa Giraavaru organizza escursioni in una vicina isola abitata da maldiviani, l’Aaaveee Resort si impone come uno degli indirizzi più autentici, con bungalow in paglia e legno, spa con prodotti a km0 e personale interamente locale, per un’esperienza alla Robinson Crusoe, ma convertito al lusso.