Corriere della Sera, 19 gennaio 2018
I grandi fiori di Koons la scultura omaggio che a Parigi non piace
PARIGI «Bouquet of Tulips» è l’opera che l’artista contemporaneo americano Jeff Koons ha voluto donare alla città di Parigi per commemorare gli attentati del 2015. Un mazzo di tulipani con qualche spina, perché la sindaca Anne Hidalgo si trova da qualche mese nell’imbarazzo di scegliere il luogo dove esporre l’opera.
I fiori di bronzo alti 10 metri e pesanti 33 tonnellate dovrebbero essere esposti in place de Tokyo, nel 16esimo arrondissement, tra il Museo d’arte moderna e il Palais de Tokyo che ospita mostre di arte contemporanea. Ma se il Museo «attende l’opera con impazienza», il presidente del Palais de Tokyo, Jean de Loisy, è più scettico. «L’installazione qui non è scontata», dice al Figaro. In effetti de Loisy al Palais de Tokyo cerca di promuovere la creazione francese ed emergente. Due caratteristiche che certo mancano a Jeff Koons, star affermata e americana. Inoltre, la sindaca Hidalgo avrebbe preferito installare l’opera nei giardini di Passy o alla Villette, ma è stato Koons a insistere per quel luogo preciso nel XVI° arrondissement, a metà strada tra due importanti luoghi d’arte e vicino a due avenue dedicate a presidenti americani, Wilson e Kennedy.
Era stata l’ex ambasciatrice degli Stati Uniti Jane Hartley a suggerire a Koons di realizzare un’opera da donare ai francesi come gesto di amicizia dopo gli attentati a Charlie Hebdo e al Bataclan. Lui accettò con entusiasmo e pensò ai «fiori che simboleggiano la vita che continua, stretti da una mano nell’atto di offrire», con allusione alla mano che impugna la torcia della Statua della Libertà, donata dalla Francia all’America 130 anni fa. Il bouquet di tulipani diventerà forse un’icona di Parigi, ma oggi c’è chi pensa che sia una geniale forma di autopromozione più che un vero regalo.