La Stampa, 19 gennaio 2018
Allacciate le cinture
Giulia Bongiorno, bravissimo avvocato, si candida con la Lega perché è stata «colpita dal pensiero di Salvini» (speriamo non si sia fatta male). Prima battaglia: i vaccini. Anche lei è perplessa per il numero elevato di vaccinazioni obbligatorie e condivide le perplessità, dice, con il mondo scientifico. E che dice il mondo scientifico? «Troppe? Un’affermazione senza alcun fondamento», ha rispiegato ieri il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi. Resta da capire quali competenze in virologia vanti Bongiorno, oltre a quelle in diritto penale, indiscusse. Ma è un dubbio sciocco: in Italia si aggirano ormai milioni di virologi, quasi tutti laureati all’università di Wikipedia. Saremo rimasti in sette o otto, sul suolo patrio, a non avere uno straccio di competenza su cicli litici o lisogeni (fonte la suddetta università di Wikipedia). Forse siamo rimasti indietro. Siamo gente che se deve risuolare le scarpe va dal ciabattino senza spiegargli come preservare la tomaia, e se deve vaccinare i figli dà credito a Ilaria Capua, un’autorità mondiale, secondo cui non vaccinarli è una follia, e infatti siamo il Paese occidentale con più casi di morbillo. Se si parla di scienza, fidarsi degli scienziati preserva dal morbillo e dalle figure da pollastri, com’è successo a Luigi Di Maio, che vuole solo quattro vaccini obbligatori «e poi aumentiamo se ci sono epidemie». Al che il virologo e microbiologo Roberto Burioni ha liberato l’area con un colpo di tacco: «Come dire: se faccio un incidente, poi mi allaccio le cinture».