Il Messaggero, 18 gennaio 2018
Trump sovrappeso come l’americano tipo. Ma il medico garantisce: «Ha ottimi geni»
NEW YORK Come il 68 per cento degli americani, Donald Trump è sovrappeso, non fa diete e neanche esercizio fisico. E tuttavia è in ottima salute e non presenta alcun segno di senilità. Questo il referto del medico della Casa Bianca, il contrammiraglio Ronny Jackson, che in una conferenza stampa si è lasciato andare con entusiasmo sostenendo che il presidente potrebbe rimanere in ottima salute «anche per un secondo mandato, se venisse eletto». E a chi gli chiedeva come mai un uomo di 71 anni che mangia enormi quantità di hamburger e pollo fritti, doppia razione di gelato e bicchieroni di coca-cola possa stare così bene, ha risposto ridendo: «C’è chi ha ottimi geni».
L’entusiasmo del dottor Jackson ha stupito i giornalisti, ma nessuno può accusare il contrammiraglio di essere politicamente schierato: è stato il medico di George Bush e di Barack Obama, e tutti e due gli ex presidenti ne hanno sempre parlato con stima. Jackson ha eseguito numerosi accurati controlli, incluso un test cognitivo, su precisa richiesta del presidente. Vari comportamenti di Trump avevano fatto sospettare che si stessero manifestando in lui i primi segni di una forma di demenza senile.
Il test, che per l’appunto è stato ideato una ventina di anni fa in Canada da un immigrato libanese, non comporta valutazioni psicologiche, ma solo capacità cognitive. È adottato in oltre cento Paesi ed è considerato un test molto affidabile. Trump ci ha messo un po’ più di tempo del normale a completarlo, ma ha registrato un perfetto en plein, con 30 risposte esatte su 30.
LA DIETA
Tuttavia, le conclusioni solari di Jackson sono state contestate da alcuni medici, ad esempio il noto Sanjay Gupta, esperto della Cnn, secondo cui il peso di Trump, e il fatto che abbia il colesterolo piuttosto alto, non sono indicazioni di perfetta salute. Jackson si è difeso assicurando che sottoporrà il presidente a un regime di esercizio e dieta, per fargli perdere circa 15 pounds (poco meno di 7 chili) in un anno. Ma nel Paese si è subito diffusa una teoria cospirazionista e cioè che il peso presidenziale sia stato fissato a 239 libbre per un’altezza di 6 piedi e 3 inches (cioè 1 metro e 90 per 108 chili e mezzo) per evitare di definirlo obeso: un inch di meno o un pound di più, e Trump entrerebbe nella categoria.
Sono subito girate foto di Trump durante un dibattito, a fianco di Jeb Bush, che è alto un metro e novanta, ed era evidente che Donald era un pelo più bassino. È nato così il girther movement, (il movimento girovita), che chiede di conoscere il vero peso o la vera altezza di Donald, sulla falsariga del birther movement, che il presidente stesso capeggiava quando sosteneva che Obama mentiva e non era nato negli Usa e ne voleva vedere il vero certificato di nascita.
IL MALUMORE
A parte le battute e l’ironia, Trump ha avuto solo un breve spazio di tempo per gioire del risultato eccellente dell’analisi medica. Ieri è stato attaccato dal senatore repubblicano dell’Arizona Jeff Flake, un conservatore che ha deciso di ritirarsi dalla vita politica, che lo ha accusato di atteggiamenti degni di Stalin, soprattutto nei confronti della libertà di stampa. Flake ha anche notato che il linguaggio di Trump, il suo bollare le notizie a lui sgradite come fake news ha «ispirato dittatori e leader autoritari a fare lo stesso».
Altro motivo di malumore per la Casa Bianca, la notizia che l’ex consigliere e stratega Steve Bannon ha dichiarato che intende collaborare con il procuratore speciale Robert Mueller, che indaga sul Russiagate.