Corriere della Sera, 18 gennaio 2018
Imprese, quattro su dieci non versano imposte
ROMA La crescita dell’economia comincia a farsi sentire anche sui risultati delle imprese. Nel 2015, infatti, crescono sia il reddito dichiarato a fini fiscali che le relative imposte versate dalle società di capitali, mentre l’Irap registra un calo di gettito di oltre il 20% grazie alla deducibilità integrale del costo del lavoro introdotta quell’anno.
Secondo il ministero dell’Economia le dichiarazioni Ires delle società di capitali nel 2015 sono state 1.146.097 (l’88% delle società è a responsabilità limitata), con una crescita del 2,1% sul 2014. Il 63% ha dichiarato un reddito d’impresa rilevante a fini fiscali (era il 61% un anno prima) il 31% ha dichiarato una perdita (era il 33%) e il 6% un pareggio. Il 57,9% delle società ha poi effettivamente versato le imposte, mentre il 42 non ha versato o è a credito.
Il reddito fiscale dichiarato, pari a 162,6 miliardi di euro, mostra un incremento medio del 4,7%, che tocca il 6% nelle regioni del Nord-Ovest, un aumento imputabile prevalentemente al settore manifatturiero (il reddito passa da 42 a oltre 48 miliardi) e al commercio all’ingrosso e al dettaglio (il reddito fiscale cresce da 20 a 23 miliardi).
Se le cose migliorano per molti, per alcuni, che sono per fortuna sempre di meno, peggiorano. L’ammontare della perdita fiscale, pari a 52,4 miliardi di euro, subisce infatti un incremento del 4,8% a fronte di una riduzione del numero dei soggetti che la dichiarano (-4,3%). L’imponibile dichiarato dalle società di capitali è stato di 125,5 miliardi, con un incremento del 2,5% sull’anno precedente, mentre le imposte versate sono state pari a 31,4 miliardi.Le società che sono assoggettate a tassazione ordinaria dichiarano un’imposta netta pari a circa 21,4 miliardi (+1,4%), mentre i gruppi societari che hanno optato per il regime consolidato dichiarano un’imposta netta di circa 13 miliardi (+4,8%).
I soggetti che hanno presentato la dichiarazione Irap sono invece 4.331.836, in calo del 2,9%. L’imposta dichiarata è stata di 23 miliardi, in flessione del 22,4%, con un valore medio di 8.650 euro. La contrazione delle dichiarazioni dipende dall’introduzione del regime forfettario per le persone fisiche e le società di persone. Il calo del gettito dalla nuova deduzione integrale del costo del lavoro dipendente a tempo indeterminato (pari a 182 miliardi). Il 2015 registra anche il boom della deduzione Ace, l’aiuto alla capitalizzazione, per 18,9 miliardi e un ottimo avvio del super-ammortamento, con 86.400 richieste per 279 milioni in appena un mese e mezzo (è entrato in vigore a metà ottobre 2015).