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 2018  gennaio 18 Giovedì calendario

Pericolo Real. Il club più ricco prepara il dopo Ronaldo&Zidane

Annunciata dalle spese contenute degli ultimi anni e da un cambio di guardaroba quasi fisiologico per un armadio obbligato a essere sempre pieno di nuovi capi pregiati, la rivoluzione madridista minaccia di monopolizzare il mercato che conta e saccheggiare articoli di grido dalle vetrine delle boutique più lussuose di tutta Europa. Altre squadre avvisate, mezze salvate: Florentino Perez si è messo in testa l’idea di rifondare il Real senza badare a spese. Con la conseguenza che nessun «galactico» è sicuro di scavallare l’estate vestito di «blanco»: Bale e Benzema, per esempio. Ma anche e soprattutto Cristiano Ronaldo, alle prese con il puntuale attacco di mal di pancia collegato alla richiesta di un ritocco verso l’alto dell’ingaggio. Stavolta, a soli 14 mesi dall’ultimo rinnovo con clausola da un miliardo di euro, la pretesa del Pallone d’Oro è di salire dai 21 milioni annui almeno fino ai 40 che il Barça riconosce a Messi. Proposta non raccolta, per ora, da Florentino Perez: «Ne parliamo domani». Un domani che, dopo nove anni di fruttuosa e anche costosa convivenza, potrebbe significare mai.
Le manovre con Parigi
Nella testa del presidente, abituato a realizzare tutti i suoi desideri calcistici, c’è da tempo la pazza idea di vestire di bianco Neymar, in barba ai 222 milioni sborsati la scorsa estate dal Psg degli sceicchi. Un atto di forza che sarebbe paragonabile, forse persino superiore, al ratto di Luis Figo al Barcellona nel 2000. L’abbordaggio all’esoso entourage di Neymar è roba vecchia di almeno un paio di mesi: le grandi manovre in corso comprendono l’idea di inserire Ronaldo e un centinaio di milioni in contanti nel pacchetto da recapitare fra Parigi e Qatar. A Cristiano, in realtà, non dispiacerebbe tornare al Manchester United: opzione non così semplice, causa vecchie ruggini del periodo di coabitazione madridista, visto il rinnovo (trattativa avanzata) di Mourinho fino al 2021. «Non riesco a immaginare un Real senza Cristiano, questo è il suo club», la presa di posizione di Zidane. Ma anche Zizou non ha la certezza del posto in panchina: a Madrid hanno preso informazioni dettagliate su Pochettino, stratega del Tottenham, e Löw, ct della Germania (seguito attentamente anche dal Bayern), e un po’ più sommarie, tramite intermediari, su Conte, Klopp e Allegri.
Per la porta c’è Alisson
Comunque vada a finire con la grana Ronaldo e il sogno Neymar, arriveranno un portiere e almeno due stelle in attacco. Il romanista Alisson, valutato 50 milioni, e Oblak dei cugini dell’Atletico, clausola da 100, sono in cima alla lista della spesa estiva per la porta. Davanti, nonostante i prezzi da tripla cifra, per la punta centrale è ballottaggio tra Icardi, liberabile dall’Inter pagando la clausola (per ora) di 110 milioni, Lewandowski, bomber del Bayern, e Kane, totem del Tottenham. La classe di prezzo non cambia per l’esterno: sondaggi e corteggiamenti avviati con Salah, capocannoniere (20 centri) in Premier con il Liverpool, e Hazard, in trattativa per il rinnovo con il Chelsea. Non sono mancate, in occasione del recente incrocio di Champions, persino quattro chiacchiere con il Tottenham per Alli. Tutte le strade del prossimo mercato sono destinate a partire dal Real Madrid.