Corriere della Sera, 18 gennaio 2018
Agrigento, inchiesta sull’«assumificio»
AGRIGENTO Acqua ce n’è poca, ma quel poco che c’è rischia di trasformarsi in una palude ad Agrigento per uno stuolo di potenti coinvolti in una inchiesta su affari e assunzioni irregolari all’ombra di un’azienda da tempo al centro di indagini, Girgenti Acque. Ci sono 73 indagati per associazione a delinquere e voto di scambio, per corruzione, truffa e ricettazione. A cominciare da alcuni deputati e senatori di Forza Italia e Pd, compreso un parlamentare passato con la nuova aggregazione di Leu e il padre del ministro Angelino Alfano, Angelo. Perfino il prefetto, Nicola Diomede. Fino ad un nome sbandierato senza capire con quale ruolo, quello del presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella. Affiancato all’indagato numero uno, il presidente della società, Marco Campione.
È un terremoto per la Città dei Templi entrata proprio ieri tra le dieci finaliste di «Capitale della cultura 2020», ma trascinata nel vortice di un’inchiesta che ruota attorno a un’impresa dall’ex procuratore aggiunto di Agrigento Ignazio Fonzo definita «un assumificio». Ma due anni fa i sospetti erano ancora più gravi. Tanto che l’inchiesta fu trasferita alla procura distrettuale antimafia di Palermo dopo le insinuazioni di alcuni collaboratori. Sospetti infondati di infiltrazioni mafiose nella distribuzione dell’acqua in provincia di Agrigento. Tanto che nell’aprile 2017 il fascicolo è stato restituito alla procura di Agrigento, senza conferma di quei collegamenti. E così il nuovo procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, senza Fonzo frattanto promosso a Catania, ha proseguito le indagini puntando soprattutto ad una serie di presunti scambi di favore che coinvolgerebbero anche tre giornalisti.
L’attenzione ovviamente si concentra soprattutto su Angelo Alfano, il padre del ministro che porta lo stesso nome. Un politico dell’alveo democristiano, rimasto nella sua città. A differenza del figlio, adesso deciso a non correre al prossimo turno elettorale.
Aleggia il sospetto del «voto di scambio», ma con un margine di incertezza perché la notifica per «una proroga di indagini» parla per tutti di una serie di reati senza distinzioni. Sorprendenti le accuse al prefetto Diomede per una ritirata «interdittiva antimafia». Forse in linea con il parere dei magistrati di Palermo. Altri dubbi su Pitruzzella, avvocato di Girgenti acque in un processo dieci anni fa. Nel vortice direttori di Inps, Agenzia delle entrate e Ragioneria dello Stato, l’ex governatore dell’isola Raffaele Lombardo e il fratello Angelo, l’ex presidente della Provincia Eugenio D’Orsi, deputati nazionali e regionali come Riccardo Gallo Afflitto ed Enzo Fontana(FI), Angelo Capodicasa (Leu), Giovanni Panepinto (Pd) e altri.