ROMA
Nella prima puntata dirò per chi voto, sono il nuovo Orietto Berti» annuncia Fiorello con una risata contagiosa.
Dal 29 gennaio torna su Radio Deejay con una nuova trasmissione, Il Rosario della sera, tutti i giorni dalle 19 alle 20.
«Riportarti qui in radio era un capriccio che volevo togliermi prima di andare in pensione» dice il direttore artistico Linus. Ieri il blitz nel programma 90 Special di Nicola Savino su Italia 1, poi per Fiorello il futuro è on air.
Fiorello, allora scopriremo per chi vota.
«Siamo veramente felici perché dopo quello che è successo a Orietta siamo considerati.
Perché è noto, no? Se uno dice alla radio che ha una simpatia per un partito sposta milioni di voti...
Ma siamo seri. L’ascoltatore o il lettore è molto più intelligente di quello che pensano i politici».
Alla radio è libero. È sempre stata la sua passione?
«Sì, da quando sono nate le radio libere, quelle localissime.
Mi divertivo. A Radio Deejay sono arrivato trent’anni fa, c’era Claudio Cecchetto. Usciva Gerry Scotti e entravo io. Sa come la chiamava Claudio? “La radio dei numeri uno”, un periodo meraviglioso. Ricordo che Linus mi diede un passaggio in auto, guidava lui, si rende conto? Ora in vecchiaia va a piedi e corre».
È un atleta, no? Come sarà il nuovo programma?
«Potrò attingere all’attualità, a quell’ora la giornata è finita, è già tutto accaduto. A meno che Kim Jong-un non lanci un missile. Ho una diretta di un’ora in un orario pazzesco, pieno di programmi belli, Caterpillar, La zanzara, Nicola Porro su Radio 105 e poi quelli di Rds, Rtl. Li ho citati tutti?
Mi divertirò come un pazzo, la radio mi mancava. A Deejay ho fatto tirocinio, lavoravo all’alba.
Sarà un avvicinamento propedeutico al ritorno in tv».
Quindi tornerà in televisione?
«In tv in quattro puntate devi dare tutto, alla prima devi già sparare i botti. Invece alla radio il programma si prepara facendolo.
Ma mi corteggiano, ho l’ufficio a Viale Mazzini, il direttore generale della Rai Orfeo sta poco nel suo e molto nel mio. Prima o poi mi convincerà, la voglia di fare tv mi sta venendo. Ho visto lo show di Roberto Bolle e mi ha entusiasmato, bello bello, fatto bene. Ha visto Virginia Raffaele?».
Pensi che duetti potreste fare insieme.
«Beh sì, ci potremmo divertire».
Intanto sarà ospite a Sanremo?
«Non potrò essere al Festival, sarebbe stato carino andarci con Claudio Baglioni, uno dei miei miti giovanili. Siamo nati pure lo stesso giorno, il 16 maggio.
Non andrò, ma andiamo in onda durante il festival e qualcosa ci inventeremo. Devo fare tante cose, vorrei dare anche consigli culinari».
Ma se è sempre a dieta.
«Mi hanno insegnato a fare la lasagna col pane carasau: lo bagni nell’acqua, uno strato di pomodoro e mozzarella, poi un altro. Inforni cinque minuti e viene una ricetta buonissima».
Va bene la lasagna. Ma come la mette con la par condicio?
(Ride) «Daremo un colpo al cerchio e uno alla botte, se imiteremo Renzi ci sarà qualcuno della Lega o dei 5 Stelle».
Andrà a votare?
«Bisogna andarci, dobbiamo votare tutti, è un dovere morale e civico. Non condivido le scritte che vedo sui muri: “Voto boh”.
Certo la politica non ti aiuta a scegliere, c’è la gara a chi toglie più tasse, un po’ di populismo c’è ovunque. Ma io voterò, e a casa votiamo tutti: il gatto è del Pd, il cane di centrodestra, la tartaruga dei 5 Stelle, il pesce rosso di Liberi e Uguali. Adesso non è che quelli dei 5 Stelle se la prendono per la tartaruga? “Che noi siamo lenti?”.
Perché oggi non puoi dire niente, guarda cos’è successo a Orietta».
Al “Rosario della sera” porta la sua banda?
«Certo: il maestro Cremonesi e i miei autori Pigi Montebelli, Ciccio Bozzi e Federico Taddia.
Poi la grande Gabriella Germani, anche noi vogliamo qualcuno da molestare se no non possiamo entrare nel leit motiv del periodo.
Sto scherzando, per carità».
Ci mancherebbe altro.
«Pensi che quando facevano i provini per le ragazze del balletto non ci andavo, mi facevo portare i video in redazione. Non era necessario guardarle dal vivo».
Cosa le piace della radio?
«Tutto. Poter giocare con gli ospiti che fanno da spalla — i primi sono i giovani Maneskin e l’eccellente Giorgia — e con gli ascoltatori.
Ho fatto tirocinio con Il socialista, anche stavolta mi sintonizzerò con le radio a loro insaputa, un meccanismo per cui le altre emittenti si chiederanno: “Stai parlando di me?”. Possono nascere crossover fantastici anche mandando in diretta la televisione alla radio. I social un po’ meno, perché ormai c’è un’overdose. Lasciamo la radio per quella che è, stimoliamo la fantasia degli ascoltatori».
Come nasce il titolo?
«Ecco, preciso che Il Rosario della sera non è un omaggio al Corriere della sera, ma al titolo del mio spettacolo L’ora del Rosario.
Fiorellubblica non suonava bene».
In effetti.
«Però è un peccato che lo studio non si veda. Trasmetto da un posto stupendo, Palazzoall’insaputa, quello di Scajola. Linus e l’editore si sono veramente svenati, c’è un panorama, si vede il Colosseo».
Fiorello, sia serio.
«L’idea del PalaScajola era bella… Nel programma ci sono i personaggi nati da Radio Deejay in pillole, il professor Burioni dei vaccini, Gianni Morandi che fa il pediatra, la coppia omosessuale formata da Berlusconi e Maurizio Costanzo. Andiamo a ridosso dei Tg, dalle 19 alle 20, l’orario del ritorno a casa, della tangenziale e dei raccordi anulari congestionati. Tutti fermi in macchina, infatti c’è un’offerta di programmi straordinari, battiamo la tv.
La radiofonia non morirà mai».
Lei rivoluzionò Radio2.
«Non posso dimenticare gli otto anni a Radio2. Con Marco Baldini abbiamo creato una trasmissione che dopo Alto gradimento è rimasta nella storia, mi chiedono ancora di Viva Radio2. Tutti i programmi più belli hanno bisogno di qualche anno per diventare determinanti, lo dice l’esperienza. Si capisce dopo un po’ come sono e col tempo migliorano. Voglio fare il mio in bocca al lupo a Baldini che torna in radio. Siamo come i Pooh, divisi e sempre in giro. Ognuno lavora per conto suo ma ci vogliamo bene».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Con “Il Rosario della sera” su Radio Deejay vado in onda nell’orario del ritorno a casa. Tutti fermi in auto, c’è un’offerta di programmi straordinari battiamo la tv Dopo aver visto lo show di Bolle mi è tornata la voglia di fare televisione Il direttore della Rai Orfeo mi corteggia, alla fine mi convincerà Ma non andrò a Sanremo Le elezioni? A casa mia votiamo tutti: il gatto è del Pd, il cane di centrodestra, la tartaruga dei 5 Stelle e il pesce rosso sceglierà Liberi e Uguali