Il Messaggero, 17 gennaio 2018
Le frasi fulminanti di Churchill, il re del sarcasmo
Un volumetto di Dominque Enright, in stampa e in classifica da oltre dieci anni, raccoglie battute e aforismi di Churchill di cui ai Comuni molti parlamentari continuano a fare largo uso. Si intitola The Wicked Wit of Winston Churchill e sintetizza ottimamente il carattere di un uomo convinto che un politico «deve avere la capacità di prevedere cosa accadrà domani, la settimana prossima, il mese prossimo e l’anno prossimo. Oltre all’abilità retorica di spiegare a posteriori perché tutto ciò non è affatto accaduto». Tra i bersagli preferiti c’era il laburista Attlee, definito «un agnello travestito da agnello». Anche Lawrence d’Arabia fu oggetto di sarcasmo: «ha un modo tutto particolare di ritirarsi nella luce della ribalta».
LE DONNE
Non riusciva a comprendere per quale motivo le donne dovessero sedere ai Comuni e non dedicarsi solo alla famiglia e le sue insistenze fecero sbottare un giorno Nancy Astor, compagna di partito e tra le prime a entrare a Westminster: «Se fossi tua moglie, ti metterei del veleno nel caffè». Lui replicò: «Nancy, se fossi tuo marito lo berrei senza esitazione». Quando al bar del Parlamento, Bessie Braddock lo apostrò gelida sostenendo «Winston, sei ubriaco», si vide rispondere: «Signora, lei è brutta. Io domani sarò sobrio, lei resterà brutta».
Tra i generali aveva in scarsa simpatia Montgomery, ritenuto «imbattibile nella sconfitta, insopportabile nella vittoria». Montgomery continuò a stargli vicino fino alla fine. «Sono pronto a incontrare il Creatore – gli confidò Churchill. Se poi il creatore sia pronto per l’ardua prova di incontrare me è un’altra questione».