ItaliaOggi, 17 gennaio 2018
Diritto & Rovescio
Non ci scommetteva più nessuno, nemmeno il diretto interessato. E invece il 9 gennaio scorso poco dopo le 17 il presidente Pietro Grasso, un istante prima di leggere la lettera di Sergio Mattarella con cui veniva messa fine alla legislatura sciogliendo entrambe le Camere, ha fatto un regalo a Mario D’Apuzzo, che era primo dei non eletti nel 2013 nella lista del Pdl (oggi Forza Italia) nella Regione Campania: lo ha proclamato senatore in sostituzione di Giuseppe Compagnone, dichiarato incompatibile dalla giunta per le elezioni nella ultima seduta prima di Natale, perché era divenuto assessore della Regione Sicilia. D’Apuzzo è così diventato senatore, come ha detto lo stesso Grasso, «anche se per poco tempo». Pochissimo, perché, un secondo dopo, il Senato ha appreso di essere stato sciolto da Mattarella, e D’Apuzzo ha conquistato il record: senatore per un secondo. Ma c’è un altro record: in quel secondo il neo-senatore è già riuscito a voltare gabbana, passando dalla lista di elezione al gruppo Ala-Pri di Denis Verdini.