Libero, 15 gennaio 2018
Scambi di coppia per cementare il matrimonio
Il partito degli scambisti, se esistesse, varrebbe 2 milioni di voti. Il 4 marzo alle elezioni potrebbe ottenere un risultato di tutto rispetto. Un sacco di partiti e partitini possono solo sognarsi questi consensi. Se ci fosse, il movimento degli scambisti potrebbe anche ottenere il voto di altri 500mila elettori, raggiungendo così una percentuale tale da poter influenzare l’agenda politica del Paese. No, non siamo impazziti. Ci basiamo sulle statistiche dell’ultimo sondaggio di Federsex secondo cui in Italia 2 milioni di persone praticano o hanno praticato almeno una volta lo scambio di coppia e un altro mezzo milione, se ne avesse l’occasione, lo praticherebbe con una certa regolarità.
D’altronde di eventi riservati agli scambisti, l’Italia è piena. Ricordate la crociera partita a settembre da Venezia? Sette giorni di ammucchiate in giro per l’Adriatico con l’unico divieto per i 700 passeggeri di urlare, prima, dopo, o durante le performance sopra o sotto le lenzuola, in cabina o sul ponte. Qualcuno dei partecipanti potrebbe aver aggirato l’imposizione ululando. A Noventa di Piave, al confine tra il Veneziano e il Trevigiano, ogni anno si ritrovano in un hotel dai 200 ai 300 appassionati del genere. Ci sono locali dedicati a questa pratica dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. I siti specializzati proliferano come funghi. Ci si trova nei club, in hotel, in case private, ma ci si accorda anche facendosi gli abbaglianti nelle piazzole di sosta degli autogrill e si sbriga la pratica in auto. La categoria comprende avvocati, operai, casalinghe, non c’è distinzione di classe sociale. Ormai, sembra che condividere la moglie, la compagna, il marito o il compagno con altri sia l’unica soluzione per salvare il rapporto dal logorio della routine e per rinsaldare la coppia. A noi però pare solo una scusa per fornicare di più e basta, un modo per giustificarsi il tradimento a vicenda, anche perché chi ce lo dice che invece di rinsaldarsi, il rapporto non si rompa del tutto?
L’età media di chi pratica lo scambio di partner va dai 30 ai 50 anni. Secondo Federsex, il partito degli scambisti andrebbe molto forte in Lombardia, dove ci sono una miriade di locali più o meno clandestini per i cultori del genere. Magari un partito di scambisti, approfittando del malcontento dei celoduristi duri e puri della Lega potrebbe avere un certo peso nella corsa al Pirellone. Lo scambismo, stando all’indagine, ha attecchito alla grande anche in Sicilia e in Puglia: la roccaforte, al Sud, è Lecce.
Ed è la donna a scegliere sia i partner coi quali interagire, sia il posto. Tale partito non sarebbe né di destra né di sinistra, ma trasversale. Potrebbe coalizzarsi tanto con Rinascimento di Sgarbi che con Civica Popolare della Lorenzin. Certo, direte voi, ma se oggi questo partito volesse presentarsi alle elezioni non ci sarebbe il tempo per raccogliere le firme necessarie. Niente panico: se il cattolico Tabacci ha salvato la radicale Bonino, volete che nessuno dia una mano agli scambisti?